Alla vigilia di Milan-Tottenham, l’ex rossonero Luca Antonini ha rilasciato un’intervista a Tuttosport. Lui era in campo il 15 febbraio 2011, l’ultima volta che gli Spurs vennero a San Siro per affrontare i rossoneri.
Cosa ricorda Antonini di quella sfida? “Giocammo bene entrambe le partite, in casa perdemmo 0-1 con un gol di Crouch a dieci minuti dalla fine, con un contropiede incredibile da un nostro calcio d’angolo. Un gol che ancora oggi non riesco a spiegarmi. A Londra meritavamo invece di vincere e passare il turno, ma Robinho sbagliò due o tre gol praticamente già fatti e terminò 0-0. Uscire in quel modo fu una brutta botta perché non eravamo inferiori a quel Tottenham”.
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Fuori dalla Champions, però, poteste concentrarvi sul campionato: “Eravamo forti, come dimostrò poi la vittoria dello Scudetto. Però quell’eliminazione fu amara, potevamo andare ai quarti e giocarcela”.
Il Milan di oggi è già campione d’Italia, ma arriva da un avvio di 2023 da incubo: “Penso che non basti una partita per superare il periodo difficile, ma sconfiggere il Torino era di fondamentale importanza per ritrovare il sapore della vittoria. E anche per provare a lasciarsi alle spalle questo mese complicato”.
Come si spiega quanto accaduto? “Credo sia stato un insieme di cose, dall’aspetto fisico a quello mentale per quanto successo con la Roma e nelle successive gare. Poi si sa, quando la testa non c’è, le gambe non girano. È stato un momento duro, ma ho avuto la sensazione di un ambiente molto unito. Sono sicuro che il Milan tornerà sui livelli a cui ci aveva abituato perché i giocatori hanno qualità, tecniche e morali. Per esperienza dico che da questi periodi si esce rimanendo sereni: ci vuole calma, non si può superare una crisi in due giorni”.
Che partita si aspetta Antonini? “Il Tottenham arriva da un pesantissimo ko per 4-1 contro il Leicester, non una bella notizia per il Milan. Conoscendo Conte sono convinto che non abbia fatto passare delle belle ore ai suoi giocatori. Credo, e temo, che domani il Tottenham andrà a 300 all’ora”.
Il Milan invece si affiderà ancora a Giroud e Leao: “Il francese ha dimostrato ancora una volta di essere un campione a 360 gradi. È un uomo importante per lo spogliatoio del Milan, è un giocatore che si sente, come Ibra, uno di quelli che fa alzare l’asticella ai compagni. Ma contro il Tottenham sarà fondamentale Leao, è il top player di questa squadra. Anche se non è al meglio, rimane un giocatore fondamentale, la variabile impazzita che può scombinare tutto. Io non avrei dubbi, giocherei sempre con Leao e altri dieci”.
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