Il video dagli spalti del Maradona durante Napoli-Milan rivela la rabbia di Rafael Leao e il confronto con Pioli dopo la sostituzione
Quella che sembrava la partita giusta per uscire dal momento no si è trasformata per il Milan in un’altra brutta serata: dopo il pareggio di Napoli il rammarico è tanto e la rabbia anche, soprattutto per quanto riguarda un calciatore in particolare. Dopo la sostituzione insieme a Giroud al minuto 80′ (sono entrati Okafor e Jovic), Rafael Leao è uscito dal campo nervosissimo, chiedendo spiegazioni sulla scelta a Stefano Pioli dopo aver fatto il giro del campo per tornare verso la panchina rossonera. Le immagini di DAZN e Sky Sport non sono riuscite a cogliere quella che è stata la vera reazione del portoghese, ora chiara dopo un video che arriva direttamente dagli spalti del Maradona.

Confronto tra Leao e Pioli
Con un video pubblicato su TikTok e che sta già facendo il giro dei social, una tifosa del Milan seduta sui seggiolini del Maradona di Napoli ha ripreso l’uscita dal campo di Rafael Leao, furioso mentre si avvicina alla panchina di Pioli. Dopo aver girato l’angolo del lato corto del campo, Adli e Pobega lo aspettano per provare a tranquillizzarlo. Il francese lo tiene anche per la maglia, ma Leao sbraccia e prosegue per la sua strada. Poi gli si avvicina Florenzi, che camminando all’indietro gli parla per qualche secondo per poi lasciarlo andare verso il mister. Una volta arrivato davanti a Stefano Pioli, Leao allarga le braccia e il mister gli risponde allargando le braccia a sua volta, per poi dargli una pacca sul petto e lasciarlo accomodare in panchina. Di seguito, il video:
in un altro contesto gli avrebbe dato un pugno
peccato non l’abbia fatto ieri pic.twitter.com/IILVnmvQ2k
— A (@awkangie) October 30, 2023
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Perché Leao? Pioli ha risposto così
Nel post-partita ai microfoni di DAZN, la domanda sul perché del doppio cambio Leao e Giroud per inserire rispettivamente Okafor e Jovic è arrivata puntuale a Stefano Pioli. La risposta dell’allenatore rossonero è stata particolarmente diretta e ha rimandato ad un colloquio che mercoledì, al rientro a Milanello dopo due giorni di riposo, ci sarà tra Pioli e lo stesso Leao.
LEAO E GIROUD TRA CAMBI E PRESTAZIONE: “Ho visto che avevamo bisogno di energie fresche ed era la terza partita in una settimana: ho fatto entrare due giocatori che poi hanno fatto bene. Leao chiede spiegazioni, com’è giusto che sia, e gliele darò. Il portoghese centrale? Quando Oli dava il tempo di pressione giusto, Rafa o Cristian doveva stringere dall’altra parte sul secondo difensore centrale. Abbiamo fatto una fase difensiva con compattezza e aggressività, concedendo il giusto a una squadra con tanta qualità”.
FUTURO E SCUDETTO: “Il destino di un allenatore è sempre nelle mani di un club ed è normale che abbiamo l’ambizione di vincere. Giusto che lo pensiamo. Sappiamo che ci sono altre tre o quattro squadre che possono vincerlo. Ho imparato a non pensare troppo a quello che è successo ieri e neanche guardare avanti, continuando a lavorare giorno per giorno. Vincere lo scudetto sarebbe straordinario ma non perché non siamo del livello delle grandi. Per vincere ci vogliono disciplina e qualità”.
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La frustrazione “umana” di Olivier Giroud
Stesso destino, ovviamente, è toccato ad Olivier Giroud: anche lui nel post-partita DAZN di Napoli-Milan ha dovuto rispondere alla domanda legata al cambio e a tutto il rammarico e la frustrazione mostrata nei minuti dopo la sostituzione, una frustrazione diversa da quella mostrata da Rafael Leao.
DELUSO E FRUSTRATO: “Sono molto deluso per la squadra. Abbiamo iniziato bene la partita e creato tante occasioni. Dovevamo fare tre o quattro gol nel primo tempo. Nel secondo tempo sapevamo che il Napoli tornava sul campo con più energia e forza. Sapevamo che sarebbe stato difficile. Ci siamo detti che dovevamo attenzione e rimanere concentrati, non fare errori. Sono frustrato perché stasera abbiamo perso due punti”.
LA REAZIONE AL CAMBIO: “Normale, siamo uomini: non sono un robot, ho delle emozioni. Pensavo che potevo aiutare ancora la squadra ma è il mister che fa le sue scelte e ho tanto rispetto per lui. Dopo cinque minuti mi sono calmato. Non volevo uscire perché mi sentivo di continuare e aiutare la squadra: sono un competitivo. Stasera abbiamo fatto un grande primo tempo e fa male: questi due punti, ho visto la vittoria dell’Inter prima della partita e spero che non avremo rimpianti più avanti. Ma ci sono tante partite e non molleremo mai”.
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