Milan, Rafa Leao a tutto tondo tra battute e ambizioni: la sua intervista integrale a ESPN
Dopo aver parlato a diversi canali ufficiali nel corso della giornata di oggi, Rafa Leao si espone anche agli americani di ESPN. Di seguito, le sue dichiarazioni.

Tra USA e MLS
“È la mia prima volta qui a Los Angeles, ma penso gli States siano proprio il mio tipo di Paese (ride, ndr). Perché? Per la gente, il modo di vivere…”
Quanta gente l’altra sera allo stadio…
“L’atmosfera era davvero bella e l’ho apprezzata tanto. Ma sai, giocare col Real Madrid è sempre affascinante. È stato utile per tenersi in forma, a volte quando giochi con squadre piccole vinci 5 o 10 a 0… Per noi è molto bello giocare contro le grandi squadre.
Sull’intensità:
“Il prestagione è sicuramente diverso dalle partite durante l’anno, ma se giochi contro candidati al Pallone D’Oro il livello resta alto”.
Sei stato in Messico e addirittura indossavi una maglia speciale…
“(Ride, ndr) Mi è piaciuto quando sono andato lì e come mi hanno accolto. E mi piace molto l’energia che mi hanno dato quando sono stato lì”.
Un futuro in MLS?
“Non si sa cosa può succedere in futuro, chi lo sa? Adesso Messi ci gioca, l’ha fatto anche Zlatan. Lui stesso mi ha detto che è una lega competitiva”.
Poi, Leao viene interrotto: “Ah sì? Ha detto così? In pubblico diceva diversamente, ma è interessante sapere ci sia un retroscena”.
Ancora Rafa: “Conosciamo la personalità di Zlatan, al 100% scherzava: sono convinto che gli è davvero piaciuto giocare qui”.
Qual è stata la tua reazione nel vedere Messi in MLS dopo aver vinto la Coppa del Mondo?
“Penso che la Lega stia facendo bene a prendere questo tipo di giocatore per tenere alto il livello e attirare ancor di più le persone”.
Il Milan e Pioli
Nell’ultima stagione hai fatto un grande step in avanti, come mai?
“Penso che l’anno scorso potevo mostrare in ogni occasione quel che so fare. Sono più concentrato, sto capendo che devo fare ancora di più nella prossima e voglio mostrare a tutti che so alzare ancora il livello”.
Ma in cosa deve migliorare, allora, Leao?
“Quando giochi per il Milan e fai bene, tutti si aspettano molto da te. Se nell’ultimo anno ho fatto bene, il prossimo non posso pensare di non fare di più. La mentalità e non fermarsi mai. Ma arriva anche dal club: loro mi spingono ogni giorno e in ogni allenamento a dare il meglio. Cercano di dimostrarmi che devo essere al top e spingere me stesso per essere da Pallone D’Oro o da Champions League”.
Quindi sei focalizzato sul Pallone D’Oro?
“Certo, vorrei vincerlo un giorno. Tutti i giocatori lavorano per questo”.
Sul derby in semifinale di Champions League: com’è stato avere quel tipo di rivalità in quella situazione?
“Penso che sia una guerra, perché come hai detto è una rivalità di una stessa città ed era in Champions. Non abbiamo vinto ma penso che la maggior parte dei giocatori nostri della scorsa stagione fossero tutti di 20-21 anni ed essere in quel tipo di partita era un’incredibile opportunità. Non ho parole per questo, quando vado in campo e sento la canzone della Champions di fronte ai miei amici è un momento che non posso scordare. Sì, volevamo vincere ma ognuno di noi era già orgoglioso di quel risultato”.
È un’esperienza che vi aiuterà per la prossima annata?
“Sì, saremo ancora più concentrati e non vogliamo fare gli stessi errori. Abbiamo perso per dettagli e a volte basta quello per mandare tutto all’aria”.
Può il Milan vincere di più? Leao risponde chiaramente:
“Certo, i nuovi arrivi sembrano molto bravi, anche se alcuni li conosco già. Loftus-Cheek, Pulisic: loro sono forti, ma penso che in generale saremo ancor più forti rispetto alla scorsa stagione”.
Come ti senti con la concorrenza che ci sarà sulla fascia?
“Mi sento bene! Questo mi motiva ancor di più a fare meglio e so che in alcune situazioni sarà il mister a mettere Pulisic nel mio ruolo. Ma nella mia testa so che lui ha le qualità per aiutare la squadra a fare la differenza come me in quella posizione. Quindi è importante avere giocatori simili di alto livello. È questo che può aiutarci a vincere trofei”.
Dacci le tue prime impressioni su Pulisic:
“Mi piace davvero tanto, mi piace chi come lui non ha fretta di liberarsi del pallone. Lui va uno contro uno, due o contro tre! È veloce e gioca bene con entrambi i piedi”.
Molte persone fanno dei paragoni tra te e Cristiano Ronaldo per la vostra nazionalità: vedi delle similitudini con il giovane Cristiano?
“Forse la velocità e l’uno contro uno, ma io non tiro bene come lui col sinistro. Però qualcosa forse c’è. È comunque impossibile paragonarci, lui ha vinto tutto. È qualcuno da vedere e imitare per i giovani portoghesi”.
Però forse non è bello come Olivier Giroud: chi lo è di più?
“Entrambi! Forse Ronaldo, però… (ride, ndr)”.
Infine, l’intervista a Leao chiude con una battuta: due simili foto di Stefano Pioli e l’ex calciatore Frank Leboeuf. “Riesci a vedere le differenze?”
“Si vede che sono diversi, dai (ride, ndr). Uno è Stefano Pioli, l’altro non lo conosco. Sono simili, ma non uguali. Chi veste meglio? Il mio mister!”.
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