Le regole di Gerry Cardinale per il Milan sono chiare. A scriverlo è questa mattina l’edizione di Tuttosport. Il modello imposto dalla nuova proprietà del fondo Redbird è chiaro ed è stato ribadito nelle ultime ore dopo il caso Zaniolo. La linea è la stessa che il club di via Aldo Rossi ha adottato ormai più di quattro anni fa, quando il fondo Elliott ha rilevato la società dalla cordata cinese di Yonghong Li: il diktat è quello del risanamento economico, cosa che non preclude il raggiungimento di determinati obiettivi. Il Milan negli ultimi anni è riuscito infatti a tornare competitivo, prima qualificandosi in Champions League dopo anni e poi vincendo il 19esimo scudetto della sua storia.
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Per coniugare le due cose è servito evitare le spese folli, puntando su giocatori dal potenziale sicuro pronti ad esplodere da un momento all’altro. Quest’anno però la teoria ha fatto fatica (almeno per il momento): la gallina dalle uova d’oro della sessione estiva non è arrivata. L’area tecnica, continua Tuttosport, deve lavorare col budget messo a disposizione dalla società, budget al quale andrebbero aggiunte eventuali cessioni per dare sostanza al mercato come successo (poche volte) negli anni precedenti con giocatori come Cutrone, Suso o Hauge. Iniezioni di capitale, chiude il quotidiano, non avrebbero senso: l’obiettivo conclamato è quello della sostenibilità e per raggiungerlo servono ricavi superiori ai 400 milioni di euro. Una volta raggiunto questo obiettivo, insieme al raggiungimento fisso del posto Champions e al pareggio di bilancio, allora sì che alcune cose potrebbero cambiare.
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