il 28/05/2022 alle 11:00

Le dichiarazioni di Maldini? Ordine racconta un piccolo “giallo”

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Le parole di Paolo Maldini a La Gazzetta dello Sport non hanno ancora esaurito il loro potente effetto. La scia è ancora lunga come dimostrano i commenti di tanti giornalisti come quello di Franco Ordine intervenuto sulla vicenda dalle pagine del Corriere dello sport.

Franco Ordine

“Il corto circuito tra la firma del rinnovo attesa da Paolo e l’immobilismo della proprietà è responsabilità diretta dei tempi della trattativa per il passaggio dal fondo Elliott all’altro fondo RedBird. In mezzo la gloriosa fine della stagione 2022 e l’attività indispensabile per la preparazione della prossima. In questa curva a gomito si è inceppato il meccanismo scandito nei precedenti mesi dalla franca collaborazione tra i manager di area Elliott del club e la divisione tecnica”.

Ordine conferma, inoltre, una voce che era circolata nelle ultime ore con un piccolo “giallo”.

“Paolo Maldini, attraverso un dirigente del club, ha avvertito i vertici societari dell’intervista concessa qualche ora prima e dei temi trattati. Di qui la fuga di notizie avvenuta nella tarda serata di giovedì. «Sta per uscire una bomba lanciata da Maldini», il testo di uno dei tanti messaggini registrati dalle chat in circolazione. La “notifica” è stata suggerita all’interessato dalla precedente esperienza di Boban il quale impallinò la candidatura di Ragnick censurando in modo feroce l’operato di Gazidis, causa diretta del licenziamento per giusta causa finita poi in tribunale con verdetto favorevole al dirigente croato”.

Infine Ordine giustifica il mancato rinnovo di Maldini con la vendita in corso che avrebbe suggerito un comportamento prudente allo stesso Elliot.

“In finanza non è abitudine per il venditore di una società di così elevato valore (quotazione da 1,3 miliardi) impegnare l’acquirente con un contratto sottoscritto durante i giorni della trattativa. Per fortuna del Milan di oggi e di domani, l’intervista di Maldini non ha provocato reazioni pubbliche di Elliott rimasto in rigoroso silenzio. Altre fonti hanno garantito che la tempistica del closing sarà “rapidissima” e che perciò già dalla prossima settimana entrerà in azione Genny Cardinale, boss di RedBird. Non solo. È garantita “la perfetta sintonia” in materia di piano industriale tra vecchia (che resta in minoranza) e nuova proprietà scongiurando pertanto l’ipotesi di un mercato al risparmio. D’altro canto chi spenderebbe 1 miliardo e passa con l’idea di trasformare il Milan in una media company immaginando di indebolire il proprio investimento?”

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