Il nuovo stadio per il Milan è una priorità, e lo è ormai da diverso tempo. Paolo Scaroni lo ripete più volte nelle interviste quando ne ha occasione, e a ribadirlo questa mattina è La Repubblica. Sul quotidiano, però, si legge anche un interessante passaggio, di seguito riportato.
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“La partita che vale la finale di Istanbul – scrive il giornale – consolida sempre di più il paradosso del calcio contemporaneo: per quanto grande sia, il risultato sportivo è sempre più funzionale a quello economico. La straordinaria Champions di quest’anno è servita soprattutto all’Inter di Zhang per trovare un po’ di sollievo dai debiti che la zavorrano e servirà al Milan americano per ottenere prima del previsto l’attivo di bilancio”.
Poi, La Repubblica continua facendo riferimento a una frase attribuita al management milanista, che è la seguente: “Se non riusciamo a costruire il nuovo stadio prima della Roma, ci cacciano tutti“. Ecco perché, poi scrive: “Il sussurro tradisce l’ansia in materia del presidente Scaroni, protagonista di ripetuti incontri con il Sindaco Sala. L’interesse pubblico per il nuovo stadio della Roma ha creato inquietudine. Se la burocrazia si sblocca nella capitale, è il sillogismo a stelle e strisce, perché Milano resta impantanata?“.
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