il 10/08/2022 alle 08:55

La griglia di partenza di Roberto Mancini: “Milan, Inter, Juve! Poi…”

1 cuore rossonero

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il CT della Nazionale Italiana Roberto Mancini ha parlato della stagione di Serie A che sta per iniziare.

Mancini, non è stata un’estate gloriosa: 10 amichevoli perse e 3 vinte contro squadre di Premier, Bundesliga e Liga. Inter e Juve ne hanno presi 8 in due giorni da squadre spagnole.
“Io non darei troppo peso alle amichevoli. In Inghilterra e in Germania i campionati sono cominciati prima. Quello spagnolo è di altissimo livello. Aspettiamo il calcio vero”.

Scamacca, Viti e Lucca all’estero. Casadei, quasi. In Italia nessuno ha scommesso forte su di loro. Triste?
“Ma è anche bello che i campionati più prestigiosi peschino i nostri talenti e li facciano crescere. Contento? Sono contento se giocano e se sono contenti loro”.

Cosa ha detto a Scamacca?
“Che la Premier è il torneo migliore e di prepararsi a soffrire perché i primi mesi saranno durissimi. Ambientarsi non sarà facile. Ma se resiste e ce la fa, poi diventerà un altro giocatore”.

Vedere Lorenzo Lucca con la maglia di Van Basten e Ibra?
“Mi fa davvero piacere. Quando abbiamo cominciato a seguirlo, ci siamo accorti subito delle sue qualità, poi forse ha pagato la troppa attenzione. Le qualità restano. Lo seguiremo all’Ajax”.

Scamacca parte in panchina al West Ham, Belotti dovrebbe diventare un’alternativa della Roma, Pinamonti non ha fatto il salto in una big: il quadro del 9 azzurro si complica.
“E’ così da tempo. A parte Immobile, le grandi hanno centravanti stranieri. In compenso, ci sono giovani che crescono”.

Tommaso Mancini (Vicenza) sta per passare al Milan.
“E’ bravo e ha fisico. Avrei voluto già portarlo a uno stage, ma aveva impegni con il club. Lo seguiremo più di prima”.

Alla fine, l’unico col posto fisso è Immobile: situazione?
“Ci siamo sentiti prima delle ultime partite. Lui non mi ha mai comunicato nulla, quindi per me non c’è problema”.

Oggi è lui il 9 titolare?
“Oggi è uno dei convocabili”.

Kean punito per un ritardo, Berardi ha cercato di aggredire un tifoso. False partenze.
“Sono contento che Berardi si sia scusato subito. Non so bene cos’è accaduto. Kean è un problema di Allegri. Come ho detto a Zaniolo: il tempo passa in fretta ed è un peccato sprecarlo”.

Campionato: favorite?
“Milan, Inter e Juve davanti a tutti. Poi vedo Roma e Napoli”.

Il Milan ha sorpreso come la sua Italia: giovani, gioco e spirito. Dovrà confermarsi, come a voi non è riuscito.
“Soprattutto per sfortuna… Io credo che l’entusiasmo dei giovani possa durare, Pioli ha dato alla squadra un gioco sicuro. L’estate ha trasmesso segnali confortanti, ma il calcio vero deve ancora cominciare”.

Leao è il più forte della A?
“La sua vera forza sono i margini di miglioramento. Può crescere ancora tanto e sta già facendo tanto. Così come può crescere Tonali. Per entrambi dovrà essere la stagione della maturità definitiva”.

De Ketelaere?
“Ha qualità importanti, atletiche e tecniche. E’ giovane e serve prudenza, ma non gli manca nulla per diventare un crac”.

La difesa dell’Inter ha ballato per tutta l’estate.
“I 3 punti porteranno altra concentrazione. I difensori sono gli stessi e sono sempre stati affidabili. Il punto è un altro: Lukaku in Italia fa la differenza”.

Pesa più il ritorno di Lukaku della partenza di Perisic?
“Assolutamente. Anche perché Perisic è un giocatore straordinario, ma se Gosens fa Gosens, l’Inter non perde molto. E’ arrivata a 2 punti dal Milan, non a 20. E ha un Lukaku in più”.

Bastoni, anche in Nazionale, ha pagato eccessi di sicurezza.
“Bastoni può diventare un grandissimo difensore, ma deve darci dentro. Anche per lui questa è una stagione importante”.

Lei vede la Juve comunque in prima fila, nonostante il precampionato deludente?
“Sì, perché l’infortunio di Pogba ha tolto tanto al progetto e tanto gli restituirà. Per me la Juve era già forte lo scorso anno. Di Maria ha classe e qualità per fare ancora la differenza. Lo abbiamo visto contro l’Italia quanto è forte. Io la Juve la metto sempre tra le favorite”.

Ha sentito Chiesa di recente?
“A giugno. Federico va aspettato senza fretta. A dicembre o a gennaio, immagino. E poi la Juve diventerà un’altra cosa”.

Dietro le tre squadre a strisce, mette la Roma o il Napoli?
“Sullo stesso piano. In fondo si assomigliano: per lo spirito offensivo, per un progetto tecnico rifinito negli anni. Il Napoli ha perso Koulibaly e non è poco, ma ha preso giocatori interessanti. Arrivasse Raspadori, sarei contento, perché giocherebbe in Champions e crescerebbe in una squadra con ambizioni superiori. In un gioco così veloce e verticale si troverebbe bene”.

Alle spalle delle cinque?
“Vedo una Lazio che può anche inserirsi nella corsa per la Champions. Spesso cambiare poco è un vantaggio, se hai la forza delle conoscenze. Mi aspetto che l’Atalanta torni ai suoi livelli, anche perché potrà lavorare senza coppe. La Fiorentina crescerà ancora, ha un gioco di qualità e si è rinforzata”.

Una sorpresa?
“Per ragioni affettive direi Bologna o Sampdoria… Altrimenti Torino che ha giovani bravi. Farà un buon campionato”.

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