Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex terzino rossonero Kakhaber Kaladze ha parlato della sfida tra Milan e Napoli: Leao o Kvaratskhelia?

Sullo 0-4 del Milan a Napoli e sulle conseguenze a livello mentale
«Il Napoli ha tutti giocatori di esperienza e un grande allenatore, sono sicuro che il giorno dopo la partita abbiano riesaminato la sfida e ora sapranno perfettamente come rientrare nello stato di concentrazione che serve in Champions. Ho visto la partita, seguo sempre il campionato italiano e il Milan, il cuore è rossonero e il Milan resta a vita dentro di te».
Su Kvicha Kvaratskhelia
«Kvara è un prospetto di alto profilo, ha caratteristiche che lo rendono ad oggi uno dei giocatori, vista l’età, dal futuro garantito ad altissimi livelli. In Georgia abbiamo sempre annualmente alcuni giocatori che hanno le carte in regola per poter giocare in Italia, Spagna, Germania. Alla Cremonese in questa stagione hanno preso Lochoshvili, lui è un difensore centrale giovane, forte fisicamente, mancino puro con tecnica: può crescere e fare bene. Un giovane che vi segnalo da tenere in considerazione perché ha i numeri giusti è Gabriel Sigua, un centrocampista del 2005 che ha già esordito in nazionale maggiore. Kvara ad oggi sta dando al nostro Paese la conferma di quanto detto prima, che bisogna lavorare e credere nei giovani. In Georgia oggi lui è un’icona e dà la forza a molti ragazzi di fare sacrifici: dimostra che in questo modo si può arrivare in alto. Cosa ha in più degli altri? Tecnicamente direi che Kvicha è un giocatore completo e può soltanto migliorare per arrivare al top nel suo ruolo: ha forza nella gambe, gran corsa, dribbling e vede la porta davvero molto bene».
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Su Rafael Leao
«Leao è devastante. Da ex difensore dico che è un problema unico doverlo marcare, ha una prestanza fisica incredibile, se non lo prendi in anticipo sono dolori, ti punta e ti salta con naturalezza, ha forza e tiro, al Milan lo stanno facendo crescere per farlo diventare uno dei tre migliori nel ruolo in Europa. Vedendolo da fuori, penso che il suo unico attuale punto debole è che alcune volte, forse, ha cali di concentrazione, ma capita a tutti. E anche quando non lo vedi, il colpo risolutore o l’assist te lo tira fuori sempre. È un gran giocatore, complimenti al Milan per un investimento fatto in maniera perfetta. Quanto a Kvara, il suo rendimento in questa stagione è impressionante, a volte sembra quasi un giocatore che è in Serie A da tre anni. Se la gioca con Leao per la zona medaglie e penso che anche nel suo caso parte del merito della sua esplosione vada dato a Spalletti».
Sulla sfida tra Kvaratskhelia e Leao?
«In realtà si assomigliano fra di loro, ma con alcune differenze. Li farei giocare insieme? Nella squadra dei desideri sì… Leao a sinistra e Kvara a destra che ti rientra sul sinistro. Hanno entrambi un’arma micidiale che è la velocità di esecuzione, e poi sanno creare spazi per l’attaccante».
Sulla spinta di San Siro verso Milan – Napoli
«Tantissimo. San Siro è sempre stato per noi il nostro dodicesimo uomo, quando giochi nel Milan i colori li hai cuciti nel cuore e non puoi deludere i tifosi. Devi dare sempre il 110 per cento e la soddisfazione arriva».
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