Va ai bianconeri dopo i calci di rigore un brutto Juventus-Milan: poche le indicazioni positive per Stefano Pioli, probabilmente il solo Reijnders
Seconda sconfitta consecutiva per il Milan di Stefano Pioli nella tournée negli Stati Uniti: al Dignity Health Sports Park di Carson (Los Angeles), la Juventus vince 6-5 ai calci di rigore dopo il 2-2 dei tempi regolamentari. A differenza delle indicazioni positive che Stefano Pioli si è portato a casa dal match col Real Madrid, questa notte contro la Juventus il Milan è apparso un pochino più compassato nonostante nel primo tempo la squadra abbia provato innegabilmente a tenere in mano il pallino del gioco di fronte a un undici che ha provato a chiudersi, aspettando dietro per poi ripartire. Prima di terminare ai calci di rigore in favore dei bianconeri, il match è di fatto terminato quando poco prima dell’ora di gioco Pioli ne ha cambiati addirittura 10: da lì poca qualità, poco ritmo, poca partita.

Il racconto di Juventus-Milan
MILAN (4-3-3)
Maignan;
Calabria, Thiaw, Tomori, Hernández;
Loftus-Cheek, Krunić, Reijnders;
Pulisic, Giroud, Leão
Parte bene il Milan nel primo tempo andando in gol dopo due minuti: annullata però la rete di Rafael Leao su assist (sarebbe stato l’ennesimo) di Christian Pulisic. Il match ha poco di amichevole, le squadre si affrontano a viso aperto soprattutto dal punto di vista fisico e dell’intensità: i falli sono tanti e non contribuiscono alla fluidità del gioco. Prima, brutta notizia per i rossoneri al minuto 20, quando Davide Calabria lascia il campo per infortunio dopo uno scontro con Federico Chiesa: da valutare le condizioni del numero 2 rossonero. Il vantaggio rossonero arriva al 24esimo: Reijnders conquista una punizione dalla trequarti, Theo pennella e Thiaw stacca sopra tutti battendo Szczesny. Reagisce subito la Juventus, bucando due volte la difesa del Milan prima con Weah poi con Chiesa: il gol arriva però al minuto 33 su palla inattiva, quando è Danilo a risolvere una mischia in area di rigore. Passano cinque minuti e un’altra palla inattiva regala il 2-1 al Milan. Theo tocca dalla bandierina corto per il cross di Pulisic, sponda di Thiaw e girata da pochi passi di Olivier Giroud.
Inizia il secondo tempo e la Juventus ne cambia 5: il gol del 2-2 arrivato al 48esimo è però frutto di un’altra palla inattiva, girata nella porta del Milan da Olivier Giroud. Il ritmo cala e la Juventus prova a spingere forte dei nuovi entrati, senza però impensierire Maignan. Al minuto 59 entrano Sportiello, Simic, Bartesaghi, Saelemaekes, Pobega, De Ketelaere, Adli, Romero, Chaka, Colombo. A lasciare il campo sono Maignan, Tomori, Thiaw, Theo, Krunic, Reijnders, Loftus-Cheek, Pulisic, Leao e Giroud. Poco da segnalare in un secondo tempo a ritmi bassi e con parecchi errori: una conclusione dalla distanza di Pobega, un guizzo di Romero di esterno ben parato da Pinsoglio, un errore di Sportiello in uscita. Ai rigori sbagliano Romero (scivolato sul piede d’appoggio), Pobega e Bartesaghi mentre segnano Adli, De Ketelaere e Colombo. Due le conclusioni dagli undici metri neutralizzate da Sportiello.
Top e flop
Nonostante sia difficile valutare il match di Los Angeles contro la Juventus, tra i top del Milan c’è sicuramente Tijjani Reijnders: alla prima da titolare si intuisce già il motivo che ha spinto Moncada, Furlani e Pioli a spingere tanto per portarlo a Milanello dall’AZ Alkmaar. Testa alta, personalità, geometrie, intelligenza e passo giusto per il ruolo che ricopre. Gol e assist: tra i top anche Malick Thiaw. Il tedesco comincerà la stagione da titolare accanto a Fikayo Tomori e sembra già in palla, più a livello mentale che fisico. Buona partita anche di Olivier Giroud.
Juventus-Milan è difficile anche da valutare in negativo: di flop veri e propri è impossibile parlare. Rade Krunic sembra ancora un corpo esterno rispetto al nuovo ruolo da play nel centrocampo a 3 che Pioli gli ha affidato in questo prestagione. Ci si aspettava qualcosina in più sicuramente da Rafael Leao, Ruben Loftus-Cheek e dall’idolo di casa Christian Pulisic, per la prima volta schierato sulla destra. Nonostante la mezzora a disposizione contro un’avversario che schierava praticamente la formazione Primavera, Charles De Ketelaere, Lorenzo Colombo e Chaka Traoré non riescono ad incidere. Anche se, di nuovo, di partita ce n’è stata gran poca, il classe 2004 della Primavera fresco di rinnovo ha avuto un paio di occasioni per incidere ma ha sempre sbagliato la scelta.
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