Juventus-Milan
È stata una partita di risposte Juventus-Milan, risposte nette ben oltre il punteggio che dice X.
La sfida di Torino racconta di un esperimento fallito, quella sorta di terzino destro ibrido, molto stretto ai centrali che è stato cucito su Tomori e che non abbiamo per nulla digerito. Da non ripetere se non impostando una vera e propria difesa a 3, le vie di mezzo o i ruoli improvvisati non ci vanno proprio giù, vedasi Saelemaekers terzino lo scorso campionato.
Molto meglio, decisamente meglio ha fatto Pierre Kalulu che ha risposto presente all’appello, nonostante la bocciatura iniziale. Il francese si è preso la fascia e ha iniziato a martellare specie nel secondo tempo, ritrovandosi a tu per tu con Szczesny a 5 minuti dalla fine con la palla del match: forse avremmo chiesto troppo al buon Pierre.
Qui sta la prima risposta: ben venga un giocatore di ruolo o già capace a ricoprirlo piuttosto che un adattato che ci snatura.
Perché proprio di disordine è stata la prima mezzora del Milan, incapace a ritrovarsi sul campo con quella disposizione sghimbescia che ci ha fatto perdere distanze e spazi. Maluccio qui Pioli, bravo e fortunato a rimetterla a posto complice però l’infortunio a Kjaer.
E qui si apre una parentesi calda: con tutte le attenuanti del caso, con tutti i distinguo del caso tra le tipologie di infortuni non è però più accettabile che una squadra che lotta per il vertice sia sempre a chiedersi come tappare le falle degli indisponibili piuttosto che pensare a quale miglior formazione schierare. Non può esser più un caso o la malasorte se dallo scorso novembre il Milan convive con tanti troppi infortuni, si doveva fare ampia analisi in estate e al momento non si vedono grandi frutti di questo screen con calciatori già alle prese con noie muscolari (Calabria, Kjaer e Messias) o infiammazioni.
Se non si pone rimedio subito, sul lungo periodo l’emergenza infortuni presenta sempre il prezzo da pagare e quest’anno viste le potenzialità della squadra potrebbe esser un prezzo ancor più salato.
Un veloce passaggio ora sui singoli anche se Juventus-Milan ha in pratica confermato ciò che di buono o di meno buono si è visto da inizio stagione.
Benissimo Tonali, ancora una volta, sempre più padrone della mediana, si impone sul mai rimpianto Locatelli e mostra anche i denti quando serve. Su Sandro inutile ripetersi ancora, verrà fuori un fior di giocatore (e di capitano, come crede anche un dirigente del Milan che di fasce se ne intende). Ancora sugli scudi Fik Tomori, si difende in un ruolo non propriamente suo, giganteggia da centrale, mangiandosi in volata Rabiot e cancellando chiunque passi di lì dalla mezzora in poi. Ieri altro mezzo voto per la fase di impostazione, destro o sinistro ormai pari è.
Gli altri applausi vanno al solido Romagnoli, al sempre vivo Diaz e al volenteroso Rafa. Standing ovation invece per Crazy Ante Rebic: lavora come un pazzo per 75 minuti poi dal bisticcio con Bonucci e curva juventina si infervora e infila un gol da attaccante di razza, un missile fuori di poco, una serpentina al limite e ci regala la sensazione di aver trovato la bestia nera per i bianconeri.
Veniamo alle note di demerito: Theo ancora lontano parente di quello che conosciamo, ha sulla coscienza anche l’errore iniziale sul gol juventino. Franck invece corre, lotta, ma pare scarico, quasi svuotato, oltre che nei muscoli anche un po’ nella testa. Da recuperare entrambi, più con le parole che con gli allenamenti, serve quasi riaccenderli e qui dovrà esser bravo Pioli: non esisterà Milan di vertice in questa stagione senza Theo e Franck. Maluccio anche Saelemaekers che si limita a fotocopiare Anfield, purtroppo.
Era solo la quarta giornata ma come detto Juve-Milan ha dato già risposte decise ma ovviamente non ancora nette. Il Milan c’è, bypassa per ora anche i problemi fisici, si mantiene in vetta con già due big match giocati e una trasferta ostica (Samp) alle spalle. Ora il calendario della Serie A sarà meno complesso sulla carta ma proprio l’anno scorso si persero punti in casa contro Parma e Verona quando si pensava di ottenerli facilmente, complice anche la solita compagna di viaggio, l’emergenza infortuni.
Se si riuscisse finalmente a risolvere in parte questa brutta storia, allora la storia del campionato del Milan sarà con il lieto fine, perché per ora l’avversario principale dei rossoneri è proprio questo.
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