Juventus-Milan 1-1 – Dopo il buon pareggio ottenuto dal Milan all’Allianz Stadium, il capitano Alessio Romagnoli, Pierre Kalulu e il mister Stefano Pioli sono stati intervistati da DAZN. Ecco le loro dichiarazioni:

Romagnoli
Grande rimonta, grande partita che alla fine con un po’ di fortuna forse si poteva pure vincere
“Non siamo stati bravissimi all’inizio, però poi siamo stati bravi a reagire. Ora pensiamo al Venezia”
Reazione oggi, reazione ad Anfield: la squadra sta diventando sempre più gruppo anche nelle difficoltà
“Sappiamo che ad Anfield potevamo fare meglio, oggi siamo stati bravi a rifarci. Dopo lo svantaggio abbiamo fatto una grande partita”.
Si è parlato tanto di te soprattutto nel finale della scorsa stagione perché non trovavi tanto spazio, ma quando sei stato chiamato in causa hai sempre risposto bene. Può essere stato un momento di crescita personale per la tua carriera?
“Io cerco di dare il massimo in allenamento e di mettere in difficoltà il mister ogni settimana, poi le scelte le deve fare lui”
Hai vissuto tante stagioni in rossonero. Secondo te questo Milan è uno dei più forti nei quali sei stato?
“Sicuramente è uno dei Milan più forti da 7 anni a questa parte, da quando sono qui. Il campionato è lungo, ma ci godiamo il momento e rimaniamo concentrati. Dobbiamo continuare così”.
Pioli
Dopo la sofferenza iniziale la squadra ha avuto personalità e qualità. Dopo il pareggio ha pensato di poter andare a vincere questa partita?
“Siamo venuti qua per vincere la partita, nei primi minuti abbiamo trovato una Juventus migliore di noi, più attenta e più determinata. Poi siamo migliorati, abbiamo giocato la partita che dovevamo giocare e nel secondo tempo sicuramente molto meglio noi. Abbiamo provato a vincerla ma non ci siamo riusciti, è stata una prestazione positiva”
Di Rebic non si parla moltissimo ma è fondamentale per questa squadra
“Io i meriti glieli do tutti i giorni e tutte le partite, è un giocatore che ha grandissima intensità e qualità. Gioca in tutti i ruoli, ora ci sta dando una mano in una posizione di campo dove abbiamo fuori sia Ibra che Olivier. Deve continuare così perché credo che abbia nelle sue qualità giocate importanti che ci possono aiutare a rompere le partite”
(Montolivo) Io ho visto una prestazione inferiore del Milan rispetto alle uscite precedenti. Quanto le è mancato un terminale offensivo in una partita dove la Juventus ha comunque difeso bassa?
“Non sono d’accordo sul fatto che abbiamo fatto una prestazione inferiore alle precedenti, bisogna sempre tenere in conto il valore dell’avversario. Abbiamo giocato un buon calcio, poi è chiaro che si può sempre rimediare: abbiamo subito gol su un errore commesso, gol che ha permesso poi alla Juve di difendere basso. E’ chiaro che sono mancati giocatori importanti, ma non mancano idee, volontà, spirito di squadra e qualità: abbiamo provato a vincere la gara attraverso la ricerca del gioco e questa credo sia la cosa più importante”
(Ferrara) A proposito dei venti minuti iniziali e delle difficoltà che avete incontrato, avete avuto difficoltà nella zona sinistra del campo con i movimenti ad accentrarsi di Rabiot?
“Sì, credo che loro abbiano lavorato molto bene da quel lato di campo. Quando sviluppavano lì il gioco, la collaborazione di Saelemaekers e Tomori doveva essere sicuramente migliore. Non abbiamo iniziato bene, potevamo fare qualcosa in più ma è anche vero che loro hanno fatto ottime giocate in velocità saltando la nostra prima pressione, per cui qualcosa abbiamo concesso”
(Guidolin) Nella parte finale della gara ho visto una squadra sciolta che è andata a cercare la vittoria, segno di grande maturità e forza morale da parte della squadra
“Sono d’accordo, è anche quello che ho detto alla squadra: dobbiamo avere consapevolezza di quello che possiamo fare. Forse l’anno scorso per vincere partite del genere dovevamo quasi sperare nel miracolo, era qualcosa di eccezionale da raggiungere: adesso invece sappiamo che possiamo vincerle. Anche stasera nelle difficoltà l’abbiamo dimostrato, siamo stati coraggiosi e alla lunga abbiamo provato a vincerla rischiando e accettando la parità numerica.”
“Permettetemi una sottolineatura importante. Continuiamo a dire che le squadre italiane in Europa fanno fatica: oggi abbiamo giocato di tempo effettivo 48 minuti. Si parla troppo, si fischia troppo e ci sono troppi tempi morti. Va tutto a scapito dello spettacolo e dell’intensità con la quale giocano le squadre. Dipende anche da noi allenatori, dal nostro atteggiamento e dalle proteste, ma anche dagli arbitri che dovrebbero o estrarre più cartellini o parlare di meno e far giocare di più la partita. Ripeto, 48 minuti di tempo effettivo sono troppo pochi. Se vogliamo rapportarci ad altri campionati cerchiamo di crescere tutti da questo punto di vista”
Quanto è contento della crescita dei suoi giovani? Tonali, Leao, Brahim e anche Kalulu oggi
“Sono felicissimo di questo, ho sempre notato nei miei giocatori grandissima disponibilità e grande voglia di superare momenti difficili, anche individuali quando giochi poco e non rendi come vorresti. Sono ragazzi tenaci e di qualità, credono in quello che si fa: quando lavori con questa dedizione e con questo senso di appartenenza poi le risposte le dai”
Kalulu
Ti vedo molto soddisfatto del tuo esordio stagionale. Raccontami l’occasione che hai avuto sul finale di partita
“Szczęsny ha fatto una grande parata, anche se ci sono arrivato con il passo un po’ lungo. Ho visto Theo che arrivava veloce dal suo lato e quando è così il mister dice che devo andare forte anche io. Però potevo e dovevo fare meglio, visto che non ho fatto gol”
Pierre, la consapevolezza non vi manca come già detto dal mister. Quanto sognate in grande?
“Quest’anno mi sento più forte, e come me la squadra. Tutti i giocatori sono pronti ad entrare in qualsiasi momento, tutti vogliamo essere titolari anche se non è possibile. Siamo concentrati e vogliamo fare una grande stagione, il punto di oggi è importante”
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