Julian Brandt – Russia 2018: Leroy Sane non viene convocato ai mondiali, al suo posto Julian Brandt, reduce da una stagione entusiasmante con il Bayer Leverkusen.
L’esito della rassegna intercontinentale non è di certo felice per i tedeschi, ma il talento del classe 1996 di Brema è ormai sotto gli occhi di tutto il panorama calcistico.
Goal, assist, capacità di dribblare come se stesse danzando sul pallone e capacità di inserirsi in area di rigore tanto efficace quanto la sua abilità di vedere calcio nelle varie zone del campo. Il Borussia Dortmund lo paga 25 milioni di euro e lo tiene in Germania.
Da quel momento, il talento cristallino di Julian inizia a sbiadirsi. Sa fare il trequartista, certo, ma ha una grande abilità anche nel ricoprire il ruolo di esterno e di mezz’ala, con un’intelligenza calcistica fuori dal comune, eppure, appena inizia a vestire giallonero, inizia a perdersi.
Segna 11 reti e fornisce 15 assist nelle ultime due stagioni, alcune delle quali ne rimarcano l’incredibile abilità tecnica e balistica.
Questa stagione, la seconda a Dortmund, lo ha visto avere sempre meno spazio ed incidere poco in una squadra pregna di giovani talenti: sembra essere arrivato per lui il momento di cambiare aria per ritrovare se stesso ed il proprio talento, sconfinato eppure così fragile.
Leverkusen sembra più lontano che mai, l’addio alla Bundesliga una possibilità concreta.
Nello scacchiere di Stefano Pioli potrebbe ricoprire tutti i ruoli offensivi alle spalle della punta ed anche quello di mezz’ala offensiva, in caso di cambi modulo. Il suo preferito è quello di trequartista con libertà di svariare su tutto il fronte offensivo.
Ha le caratteristiche perfette per il modo di pensare calcio di Stefano Pioli, ma resta comunque una scommessa, data l’ultima stagione trascorsa tra pochi alti e molti bassi.
Julian è oggi il prototipo del calciatore di classe, con la faccia da bravo ragazzo, che non riesce ad affermarsi con continuità e determinazione in un grande club: riuscirà ad invertire questa tendenza?
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