ISMAËL BENNACER – Citando il vocabolario Treccani, con la parola equilibrista si evidenza quella “persona scaltra, che sa destreggiarsi abilmente in particolari circostanze e situazioni”.

Credo possano bastare queste poche righe per capire l’importanza che ha Ismaël Bennacer nello scacchiere di Stefano Pioli. Lui, l’equilibrista per eccellenza, colui che sa destreggiarsi nella zona nevralgica del campo smistando palloni e gestendo le geometrie della manovra rossonera.
Peccato che, al momento, la stagione di Bennacer sia tutt’altro che da incorniciare a causa di una serie di infortuni muscolari che lo hanno tenuto fuori per gran parte del girone d’andata.
Solo 9 presenze in campionato e un’assenza ormai datata 13 dicembre 2020 nel match pareggiato in extremis per 2-2 contro il Parma.
Sabato al Dall’Ara Isma tornerà tra i convocati e si accomoderà in panchina pronto a subentrare in caso di bisogno o per mettere minuti nelle gambe. Pioli ritroverà il suo numero 4 e avrà, finalmente, quel regista che è così tanto mancato nelle ultime settimane tra campionato e Coppa Italia.
Sì, perché né Tonali né il nuovo arrivato Meïté sono riusciti a fare le veci del centrocampista algerino in questo scorcio di stagione. Sandro ci si è messo d’impegno, ci ha provato e nonostante le caratteristiche diverse non ha fatto sentire più di tanto la mancanza di Ismael.
Discorso inverso invece per Meïté che, sia con l’Atalanta che con l’Inter, è sembrato un po’ un pesce fuor d’acqua, complice anche il pochissimo tempo che ha avuto per inserirsi.
Il problema è che, volente o nolente, tra i centrocampisti del Milan non c’è nessuno con le caratteristiche di Ismael Bennacer. È lui l’addetto a ricevere palla sulla linea dei difensori per smistarla, è lui che prende in mano le chiavi del centrocampo e detta i tempi, è lui l’unico capace di dare supporto alla difesa nei momenti di difficoltà ed è sempre lui a volere gestire i palloni più difficili della partita.
Senza Bennacer e Calhanoglu, la manovra offensiva del Milan perde non solo due pezzi da 90, ma anche gli unici giocatori in grado di prendere per mano questa squadra nei momenti di difficoltà.
Se con l’Inter in Coppa Italia Kessie ha messo (parzialmente) una toppa all’assenza ingiustificata di Meïté, lo stesso non si può dire del match di campionato contro l’Atalanta quando sia Frank che Tonali hanno praticamente corso per 90 minuti senza mai vedere palla.
Sabato toccherà ancora al duo Kessie-Tonali (se Sandro riuscirà a recuperare) a prendere per mano il centrocampo del Milan nel match contro il Bologna, ma la sensazione è che potrebbe essere l’ultima volta per le prossime settimane.
Ismaël Bennacer è infatti pronto a riprendere in mano il volante della squadra, sperando di essersi finalmente lasciato alle spalle gli acciacchi e i problemi muscolari che lo hanno tenuto fuori per così tante settimane.
I tifosi rossoneri non vedono l’ora di riabbracciare il proprio numero 4, quel piccolo folletto arrivato dall’Empoli che dopo 6 mesi di adattamento e una vagonata di cartellini gialli per eccesso di foga è diventato indispensabile e imprescindibile per letture di gioco, palloni recuperati e organizzazione della manovra.
Allora bon retour Ismaël, ci sei mancato davvero tanto!
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