“Superpippo” Inzaghi torna sul mercato estivo del Milan e rivela la sua reazione alla notizia della cessione di Sandro Tonali al Newcastle
In una lunga intervista concessa all’edizione di oggi del Messaggero, la leggenda rossonera Filippo Inzaghi ha parlato del livello degli attaccanti delle candidate allo scudetto in Serie A: il Milan di Giroud, l’Inter di Lautaro, la Roma di Lukaku, la Juventus di Vlahovic e il Napoli di Osimhen. In un passaggio sul Milan, Inzaghi ha ammesso di aver reagito male alla notizia della cessione al Newcastle di Sandro Tonali.

Lukaku, la Roma l’Inter e lo scudetto
«Pensavo che sarebbe rimasto all’Inter, con mio fratello, ma alla fine mi rendo conto che è andato nella squadra migliore per lui. L’effetto di Lukaku alla Roma può essere lo stesso che ha avuto in quella città Batistuta. Ve lo ricordate? La spinta verso lo scudetto la dettò proprio l’arrivo dell’argentino. Si accese la piazza e anche la squadra. Può ripeterne l’impatto emotivo? Certo, anche se la concorrenza à molto ricca. Io dico che Lukaku, in coppia con Dybala, può portare Mourinho in zona scudetto, poi non so se riusciranno a vincere. Il belga non poteva scegliere una piazza migliore se cercava stimoli e apprezzamenti. L’Inter col cerino in mano? Non direi, perché gli acquisti di Thuram e di Arnautovic completano un reparto che può anche sfruttare le qualità di Sanchez. Inter da scudetto, come Milan, Juve, Napoli e le due romane».
Pippo Inzaghi sul Milan di Giroud
«Quando è andato via Tonali, da tifoso milanista, mi sono inquietato, invece la società è stata bravissima a ricostruire la squadra con gli acquisti giusti. Ma se a 37 anni Giroud fa ancora la differenza nel club e in nazionale significa che siamo davanti a un grande attaccante. Il derby? E’ mio fratello, sono felice che finalmente abbia i riconoscimenti che merita. Se l’Inter di questi tempi vince un derby, soffro dimeno, ovvio».
Vlahovic e la Juventus, Osimhen e il Napoli
«Scambio Lukaku-Vlahovic? No mai, e infatti nemmeno la Juve è andata fino in fondo a questa trattativa. Ha lasciato Romelu alla Roma e si è tenuta il serbo, che è bravissimo: ha solo bisogno di maturare e di crescere in un ambiente molto difficile. La partenza è stata positiva e questo mi fa pensare che la Juve abbia un vantaggio rispetto alle sue rivali. Quello di non fare le coppe, almeno per un anno. Allegri guadagna energie fisiche e mentali, perché ogni partita di Champions è uno stress. Credetemi, anche un viaggio in areo può diventare pesante per una squadra. Juve in prima fila, secondo me. Chiesa? Io la penso come Allegri: può fare 14-15 gol giocando più vicino a Vlahovic e poi tornare a fare l’esterno con Spalletti in Nazionale. Io giocavo ai tempi di suo papà, Enrico, li vedo molto simili. Stesso nome, stesse garanzie di successo. Occhio alla Juve, fidatevi di me».
«Il Napoli ha perso contro la Lazio, che è rimasta nel gruppo di vertice con investimenti importanti. Non è giusto condannarlo perché a Garcia bisogna dare il tempo di ambientarsi e di portare le proprie idee. Sostituire Kim non è facile, il coreano è stato un uomo scudetto. Come Osimhen? Esatto, altro attaccante portentoso. Veloce, abile di testa e anche con i piedi, destro e sinistro. Uno dei migliori del mondo».
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