Secondo quanto riportato dalla fonte britannica “Reuters”, nella giornata di oggi, a Manhattan, un giudice statunitense avrebbe autorizzato un investitore di minoranza del Milan ad ottenere dei documenti con lo scopo di impedire all’hedge fund Elliott Investment Management LP di concludere la vendita per 1,2 miliardi di euro relativa del club campione d’Italia.

Blue Skye Financial Partners, che detiene il 4,3% del Milan, ha accusato Elliott di aver violato i suoi diritti, impegnandosi, e per numerosi mesi, in trattative “a porte chiuse” per aggiudicarsi la vendita del Milan alla società di investimento statunitense RedBird Soci di capitale.
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In un’ordinanza del giorno 5 luglio, a Manhattan, il giudice distrettuale degli Stati Uniti, Katherine Polk Failla, ha assicurato che Blue Skye avrebbe soddisfatto gli standard legali per ottenere il numero dei documenti richiesti, da utilizzare nelle azioni giudiziarie del Lussemburgo, così bloccare la vendita oppure per ottenere un risarcimento. Failla ha affermato che le citazioni proposte da Blue Skye non erano né eccessivamente invadenti né onerose, infatti, nulla avrebbe suggerito che Blue Skye stesse cercando di superare in maniera irregolare le procedure legali.
In una dichiarazione di venerdì, Elliott ha affermato che si sarebbe difeso dalle accuse, denominandole “frivole e vessatorie”, di Blue Skye, e poi che Blue Skye avrebbe ricevuto tutto quello che fosse richiesto. In seguito, gli avvocati di Blue Skye non hanno risposto alle richieste di commento.
photocredits: acmilan.com
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