Ivan Zazzaroni commenta il disastro del Milan contro l’Inter: dalle cose inspiegabili ai meriti di Inzaghi
Inter-Milan è stata una partita senza storia, la squadra di Inzaghi ha spazzato via quella di Pioli: l’analisi del direttore de Il Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni. Basterebbe leggere il risultato finale, un 5-1 non dovrebbe ammettere replica e ogni commento risulterebbe pleonastico. Provando invece ad entrare all’interno di Inter-Milan, si può mettere in evidenza la scarsa solidità della difesa rossonera e il preoccupante divario che si è visto ieri sera. Zazzaroni ha detto la sua stuzzicando Pioli e la società.
Ahia Pioli: Inzaghi ti ha impartito una lezione pesante
Il Milan esce inevitabilmente ridimensionato da questo derby di inizio campionato. Uno dei punti interrogativi era se si fosse accorciato il gap con l’Inter dopo la rivoluzione estiva, la partita di ieri sera ha detto il contrario. Ivan Zazzaroni sulle colonne de Il Corriere dello Sport ha sparato a zero su Pioli, esaltando invece il lavoro di Inzaghi:
“La prima mezz’ora dell’Inter è stata fantastica, così come la reazione al gol di Leão che ha portato ad altri tre gol. Il 5-1 finale è un delirio e determina il quinto successo di fila dei nerazzurri, eleggendo Inzaghi – per dirla alla Guardiola – a dentista delle stracittadine. Le prepara troppo bene, Simone Inzaghi, le partite che contano. Quando il gioco si fa duro la testa di Simone si fa ancora più dura (nessuno lo sposta dalle sue convinzioni) e gioca con le motivazioni, l’esperienza, la personalità, l’intensità”.
Sul Milan: “Risulta insopportabile, per dimensioni, la sconfitta del Milan (nulla ha funzionato: non basta l’assenza di Tomori a giustificare i vuoti); Milan che in novantacinque minuti è passato dal moneyball al manitaball (cit.): solo una buona Champions potrà alleviare il dolore”.
Milan Leao dipendente: il punto di Prandelli
Si sprecano i commenti e le analisi su Inter-Milan, l’ex ct azzurro Cesare Prandelli ha detto la sua a La Gazzetta dello Sport. Focus sull’importanza di Leao e la mancanza di sbocchi della squadra di Pioli:
“Il Milan per quello che si è visto contro l’Inter è dipendente da Leao. Nel primo tempo i rossoneri avevano il 70% di possesso palla, ma hanno concluso poco, hanno permesso all’Inter di essere impietosa nei ribaltamenti di fronte e quell’essere padrone del gioco in realtà ha finito per penalizzare Leao, che nell’unica vera azione in profondità con due tocchi è andato in porta. Quando fai tanto possesso gli spazi si chiudono: puoi essere un campione quanto vuoi, ma se non c’è spazio…”.
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