Sabatini critica Pioli dopo Inter-Milan… Per altri motivi
Il processo è corretto farlo, ma gli errori sottolineati di Pioli sono sbagliati: così la pensa Sandro Sabatini dopo Inter-Milan 5-1. Nel suo editoriale per Calciomercato.com, il giornalista critica l’allenatore del Milan per le 5 sconfitte consecutive contro l’Inter. Nel farlo, però, evidenzia diversi fattori meno “popolari”.

L’evidenza è una
Comincia così:
“Il processo a Pioli è giusto. Di più: doveroso. Ma sono sbagliati i contenuti delle critiche. L’allenatore del Milan viene accusato di aver perso cinque derby nel 2023, senza spiegare i motivi. Viene messo in croce per le dichiarazioni: diventano meme – quindi ridicole – e a nessuno interessa se le parole corrispondono ai fatti. Viene quasi minacciato per le mancate scuse ai tifosi”.
Allora, Sabatini sposta il fulcro del discorso. La critica che gli pone, infatti, è un’altra:
“Tutto in superficie, pochi approfondimenti né tentativi originali per scalfire le opinioni superficiali dei pensatori più ripetitivi. Il Milan non ha perso i cinque derby del 2023 perché si è arreso, oppure si è consegnato da vittima sacrificale o per qualsiasi ragione che non sia una prima evidenza: l’Inter era ed è più forte“.
Italodisco e il vero tormento
Dopo un lungo discorso ad ampio raggio sul confronto tra calcio europeo e calcio italiano in senso stretto, il giornalista cita il tormentone dell’estate “Italodisco“, cantato dai The Kolors.
“Viene in mente l’allenatore dell’Inter che canta il tormentone dell’estate al collega del Milan: ‘Presto che non resisto / Italodisco / scusa se insisto / ma questa notte / quello che preferisco / è un chiodo fisso / un imprevisto per far l’amore’. Volete la traduzione derby? ‘Presto che non resista / Calabria regista / chiunque insista / ma questa notte / quello che preferisco / è il tuo chiodo fisso / tutto previsto per vincere'”.
Poi, continua:
“Oltre alle provocazioni musicali, resta quello che dovrebbe essere il vero tormento del Milan. Non un tormentone estivo, ma un autentico tormento. Se hai in squadra Leao, deve essere lui a toccare il doppio dei palloni rispetto a Calabria. Se hai in squadra un centravanti che fa sponde come Giroud, il gioco va appoggiato a lui come regista avanzato, non ancora a Calabria regista. Se hai due difensori lenti e fuori fase come Kjaer e Thiaw, non li puoi abbandonare con Theo da una parte che fa l’attaccante e Calabria dall’altra che fa il regista”. Siccome sembra che il Milan abbia perso per Calabria, il suo capitano, meglio specificare che non è così. Assolutamente!
Infine, Sabatini conclude con la stessa sentenza con la quale aveva aperto:
“Il Milan ha perso cinque derby su cinque contro l’Inter perché è più debole, innanzitutto. E poi perché quest’ultimo Pioli – che si fatica a riconoscere – sembra goda a sentirsi dire bravo per il gioco “europeo”, anziché per un gioco “italiano” che esalti le caratteristiche dei propri giocatori. Ma se qualcuno pensa ancora di mettere il gioco a prescindere dai giocatori, non ci siamo. Oppure il gioco da una parte e il risultato dall’altra: siamo finiti. Non avrà mica creduto anche lui, Stefano Pioli, alla distinzione maldestramente inventata tra “risultatisti” e “giochisti”?”
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