In un editoriale sul portale calciomercato.com, il giornalista Sandro Sabatini ha parlato del derby perso dal Milan in casa Inter: il focus è su Calhanoglu.
“Minuto 70. Sostituzioni. Una per il Milan: entra Thiaw. Tre per l’Inter: entrano Lukaku, Brozovic e Gosens. La differenza tra Inter e Milan non è stata solo evidenziata dalle sostituzioni. Né da modulo, atteggiamento, gioco, assenti e presenti. La differenza è stata totale, come già era parso evidente in Supercoppa: 3-0 anziché 1-0, comunque senza discussione. C’è la sensazione che l’Inter abbia anche una bella rosa, forte. Non solo una bella formazione titolare. Per esempio: quante altre squadre europee avrebbero potuto effettuare quella triplice sostituzione al minuto 70 del derby? Pochissime”.
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Così il giornalista sull’ex Milan ora all’Inter: “[…] E poi c’è Calhanoglu. Quello dei cori sul pullman scoperto del Milan, ma anche quello che – nessuno provvede a ricordarlo – inventò il coro tormentone “Pioli is on fire”. Quel Calhanoglu che gli urlano “figlio di”, lui batte il corner per la testa di Lautaro e poi si mette le mani alle orecchie, per ascoltare il coro che si zittisce mentre esplode l’esultanza dei tifosi nella curva opposta. Calhanoglu è figlio di un calciomercato sbagliato, quello che ha illuso il Milan di svincolare tutti senza rimpianti. Calciomercato azzeccato, quello che consente all’Inter di schierare nella formazione titolare addirittura 5 presi a zero (Onana, Acerbi, Calhanoglu, Mkhitaryan e Dzeko). Si chiama calciomercato. Punto. Con (conseguenze)”.
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