Gazzetta propone i duelli di Inter-Milan: niente confronti diretti, si parla di molto altro
In vista del prossimo big match tra Inter e Milan del prossimo 16 settembre, La Gazzetta dello Sport propone diversi duelli che si basano sulle prime tre giornate, ma non solo. Al vaglio, anche il conto dei derby vinti e i trofei. Di seguito, il testo per ogni confronto di Gazzetta.

Velocità, resistenza e fisicità
Theo Hernandez – Marcus Thuram
Cronometro alla mano, si gioca un derby nel derby. Perché la sfida in velocità è una questione tutta francese fra Theo Hernandez, freccia mancina del Milan, e Marcus Thuram, il 9 esplosivo dell’Inter che si lascia gli avversari alle spalle scattando come uno sprinter. Vince il rossonero, che in queste prime tre giornate di A ha toccato una punta di velocità massima di 35,24 chilometri orari, contro i 34,16 di Thuram. Marcus è il più rapido dei suoi, davanti a Dumfries (33,68 km/h) e Mkhitaryan (33,53 km/h), ma finisce comunque dietro all’altro grande scattista del derby: Leao sprinta a 34,88 km/h, i suoi strappi hanno già fatto male all’Inter in passato e Rafa conta di ripetersi tra una decina di giorni.
Alle sue spalle, sul podio dei più veloci nella rosa di Pioli, c’è Calabria, 33,52 km/h. Dimarco, dall’altra parte, spinge a 32,27 km/h: meno bruciante degli altri esterni ma continuo nei 90 minuti. All’appello degli scattisti, per adesso, manca Samuel Chukwueze: il nigeriano era tra i più veloci della Liga — punta di 34,58 km/h, come Vinicius del Real — ma in rossonero si “ferma” a 32,76. Pioli finora gli ha concesso solo fette di partita, probabile che Chukwueze abbia bisogno di più minuti per carburare, accelerare e piazzare il sorpasso su Pulisic. Che è titolare e scatta più rapidamente del “rivale” di fascia: 33,33 km/h.
Tijjani Reijnders – Hakan Calhanoglu
Tijjani Reijnders non si ferma mai: nella stagione passata, quando giocava in Eredivisie con l’Az, non aveva saltato una partita, 54 su 54. Reijnders le aveva giocate tutte da titolare ed era stato sostituito solo 6 volte: tra i centrocampisti che nel 2022-23 avevano preso parte a tutte le gare disponibili nei 10 principali campionati europei, era stato il calciatore che aveva giocato di più, media di 89,65 minuti a partita. Al Milan Tijjani si conferma specialista di resistenza: sempre in campo dal primo all’ultimo minuto fra Bologna, Torino e Roma, con una valanga di chilometri percorsi. Sono in media 12,515.
In A più di lui corrono solo Haas dell’Empoli e Ramadani del Lecce. Se l’olandese del Milan è il maratoneta del derby, la risposta interista è Hakan Calhanoglu, 11,944 di distanza media percorsa (undicesimo tra i calciatori di Serie A). Il turco è il regista del 3-5-2 nerazzurro che non fa lo schizzinoso se si tratta di coprire chilometri: non a caso è tra gli intoccabili di Inzaghi, che in questo avvio di campionato lo ha fatto rifiatare per la prima volta nella ripresa del 4-0 di domenica alla Fiorentina, quando alla fine mancava poco meno di un quarto d’ora. Mkhitaryan e Krunic, gli altri duracell del derby, si attestano su distanze simili: siamo sugli 11,8 chilometri a partita.
Olivier Giroud – Marcus Thuram
L’Inter di Inzaghi è una squadra che fa della fisicità un’arma letale per sopraffare gli avversari, logico che chili e centimetri contino anche quando si tratta di rinforzare la rosa. E così, salutati due giganti come Dzeko e Lukaku, lì davanti i nerazzurri si sono attrezzati con attaccanti di stazza simile: Thuram, 192 cm per 90 kg, è il colosso con cui l’Inter porterà peso nell’area del Milan. Arnautovic, primo cambio al centro dell’attacco, si fa sentire come il compagno: stessa altezza del francese, con qualche chilo in meno, 83.
Olivier Giroud, 193 cm e 91 kg sulla bilancia, sorpassa Thuram di un chilo e un centimetro: il derby muscolare si chiude sostanzialmente in parità. A livello individuale e anche di squadra, grazie al mercato rossonero, che ha ricalibrato il peso-forma della rosa di Pioli, correggendo un difetto strutturale che il Milan aveva sofferto nelle sfide con l’Inter dell’ultima stagione: i rinforzi di questa estate hanno aggiunto massa tra centrocampo e attacco, da Loftus-Cheek, 191 cm e 88 kg, a Okafor, 185 cm e 85 kg. Occhio infine alle sportellate sulla fascia: la sfida tra Dumfries (alto 1,88, pesante 80 kg) e Theo (1,84 e 81 kg), si gioca anche sui muscoli.
Trofei e conta dei derby vinti
Henrikh Mkhitaryan – Luka Jovic
Il prossimo derby metterà in campo oltre 170 trofei, quelli vinti individualmente dai giocatori di Inter e Milan durante la loro carriera con i club. Chi vanta il salotto più ricco di coppe? Henrikh Mkhitaryan stravince per distacco: 22 trofei spalmati praticamente ovunque abbia giocato. Nella sua bacheca si va dai 4 campionati armeni con il Pyunik ai 3 “scudetti” ucraini con lo Shakhtar, dall’Europa League vinta con il Manchester United alla Conference League in maglia Roma (guidato in entrambe le occasioni dallo specialista Mourinho). In nerazzurro, Mkhitaryan ha aggiunto Coppa Italia e Supercoppa e sfiorato una Champions: manca lo scudetto.
Giroud, 11 titoli tra cui la Champions con il Chelsea (alzata al cielo insieme all’altro rossonero Pulisic), ha centrato lo scudetto al primo colpo con il Milan, e in nazionale ha vinto un Mondiale, come l’interista Lautaro, ma il più titolato a Milanello è… il suo vice. Nella bacheca di Luka Jovic luccicano 12 coppe, tra le quali Champions e Liga con il Real, campionati e coppe di Portogallo col Benfica. A Madrid e Lisbona il serbo è stato una meteora, ma ha fatto in tempo a vincere comunque. Come Arnautovic nella prima vita nerazzurra: nel 2009-10 giocò appena 3 partite ma quella era l’Inter del Triplete…
Lautaro Martinez – Davide Calabria
Il signore dei derby è Lautaro Martinez: ne ha vinti 9 su 14, spesso e volentieri decidendoli. Prendete l’ultima stagione: il Toro ha segnato nel 3-0 di Supercoppa, ha firmato l’1-0 nel derby di ritorno di campionato e ha messo il punto esclamativo sulla doppia semifinale di Champions, marchiando l’1-0 del ritorno dopo il 2-0 dell’andata in casa del Milan. Del resto, l’argentino il derby ce l’ha nel sangue: aveva colpito il Diavolo già nella prima della 14 sfide giocate contro i rossoneri, il 17 marzo del 2019 (3-2 per l’Inter).
Il suo bilancio si completa con due pareggi e tre sconfitte, ma i tifosi nerazzurri sanno che quando Lautaro segna, il derby finirà con un successo sui cugini: è sempre andata così. Davide Calabria, capitano rossonero e veterano delle stracittadine, è il milanista che ha battuto più volte l’Inter, ma il confronto con il capitano nerazzurro non regge: appena 4 successi, cui si aggiungono altrettanti pareggi e 8 sconfitte. Calhanoglu, doppio ex con un passato da titolarissimo nel Milan, è il calciatore che ha giocato più derby di tutti, 17, ma ne ha vinti comunque meno di Lautaro: i successi in nerazzurro battono quelli in rossonero, 5 a 2.
ARTICOLI CORRELATI
NEWS MILAN E NOTIZIE MILAN
- DIAMANTI: “INTER-MILAN, QUESTA LA MIA TOP 11! TRA CALHA E KRUNIC…”
- VISNADI: “MILAN E INTER, I DIFETTI EMERGERANNO! COL DERBY QUALCUNO SI SVEGLIERÀ…”
- INTER, DALLA CURVA NORD UN NUOVO CORO: “LÌ NON SEGNAVI MAI…”
Segui la nostra pagina Facebook per non perderti nulla di quello che succede nel mondo Milan!
Iscriviti al nostro canale Youtube per non perderti tutte le nostre dirette e i contenuti esclusivi!
Scarica QUI la nostra app per dispositivi Android. Rimani sempre aggiornato sulla tua squadra del cuore!
Scarica QUI la nostra app per dispositivi IOS. Rimani sempre aggiornato sulla tua squadra del cuore!