Il tributo di San Siro ad Andriy Shevchenko (e a Mauro Tassotti)

“Non è brasiliano però, che gol che fa… Il fenomeno lascialo là, qui c’è Sheva!”
Negativizzato in giornata, Andriy Shevchenko ieri sera si è potuto sedere (forse per l’ultima volta) sulla panchina del suo Genoa. Tornato per la prima volta da avversario a San Siro, il Pallone d’Oro 2004 ha ricevuto il tributo di tutto lo stadio. Dalla Curva Sud è partito il classico coro, unito ad uno striscione emozionante “Una lunga storia d’amore, lo sguardo di Manchester scolpito del cuore. Sheva, leggenda per sempre“.
Non sono passati in secondo piano però i 18 anni passati al Milan (con 3 Champions League vinte) di Mauro Tassotti. Anche per lui la Curva ha esposto uno striscione: “Tasso: classe innata, bandiera mai ammainata“.