Dopo diversi mesi, il presidente del Milan Paolo Scaroni ieri ha fatto visita alla squadra a Milanello. Con lui anche l’amministratore delegato Giorgio Furlani e i vertici dell’area tecnica, loro degli habitué al centro sportivo. Insieme a Paolo Maldini e Frederic Massara i due alti dirigenti rossoneri hanno seguito il lavoro della squadra seduti sulla tribunetta del campo centrale dedicata alla memoria di Cesare Maldini.

A raccontarlo è la Gazzetta dello Sport, che ha enunciato l’intero programma della giornata di ieri, con anche qualche pensiero rivolto ai giocatori da parte del numero uno del club. “I 4 dirigenti hanno salutato giocatori e staff che si sono avvicinati a fine allenamento. E insieme si sono radunati a tavola per pranzo. È l’immagine che meglio rende l’idea di un incontro conviviale. Nessuno dei presenti si è sentito giudice di fronte a un gruppo di imputati, non una commissione d’esame che vigilava sulla preparazione alla grande prova di domenica sera. Unità, sostegno, comunione di intenti: sono i grandi temi della giornata. Maldini, con la sua sola presenza, ricorda il significato della storia del club.
Scaroni, milanista appassionato, ha puntato sulla filosofia: «Abbiamo grande fiducia in voi» ha detto alla squadra nel momento dei saluti. «Vi siamo talmente vicini che vorremmo essere in campo con voi». Il gennaio rossonero è stato da voti bassissimi in pagella: Milan bocciato in Coppa Italia e Supercoppa, in campionato ha rimediato quasi solo gravi insufficienze. Una vittoria nel derby rialzerebbe subito la media”.
Per quanto riguarda il campo, invece: “L’allenamento è stato intenso, la squadra apparsa carica e determinata agli occhi di Scaroni. Il termometro misurerà la temperatura soltanto domenica sera, quando il Milan dovrà essere freddo (nel senso di lucido: non sono più ammessi avvii di gara distratti) e allo stesso tempo bollente nello spirito”.
Insomma, il club prova a fare squadra con tutte le sue componenti. “Maldini e Furlani uno accanto all’altro volevano restituire un’immagine di unità. Paolo e Massara sono presenze fisse a Milanello. Il nuovo a.d. si vede meno ma a questa visita ne seguiranno altre: il momento, stavolta, lo richiedeva. Scaroni si è mosso per l’occasione: dare un segnale della vicinanza del Milan, che rappresenta nel ruolo più alto, e provare a infondere serenità. La squadra delle ultime settimane, impaurita, slegata, senz’anima, ne ha certamente bisogno“.
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