Il Governo inglese ha deciso che Roman Abramovich, proprietario del Chelsea, è tra i 7 oligarchi russi sanzionati dopo l’invasione dell’Ucraina.
Tutti i beni del russo su suolo britannico sono stati congelati: di conseguenza, anche il Chelsea non navigherà in acque tranquille nonostante l’intenzione del presidente di vendere la società. Per consentire ai Blues di continuare a svolgere l’attività sportiva, il governo ha concesso una licenza speciale che però sospende momentaneamente la vendita del club.
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Abramovich non potrà più viaggiare nel Regno Unito e condurre transazioni finanziarie con qualsiasi azienda o persona nel paese: ecco perché da una eventuale cessione del club non guadagnerebbe nulla, non potrà ricevere pagamenti o benefici dal club del quale è proprietario. A livello sportivo, il Chelsea non potrà vendere biglietti, fare merchandising ma soprattutto rinnovare i contratti e fare compravendita di calciatori sul mercato.
Cosa succede con la situazione legata a Tiemoué Bakayoko? Il diritto di riscatto (che diventa obbligo a determinate condizioni) per il giocatore in prestito al Milan proprio dal Chelsea è fissato per la fine della prossima stagione (2022/2023). Nonostante non si sappia con certezza la durata delle sanzioni inflitte ai Campioni d’Europa uscenti da parte del governo, la situazione del centrocampista francese subisce un cambiamento abbastanza significativo. I Blues, non potendo fare mercato (al momento) e perdendo sicuramente quest’estate giocatori importanti come Azpilicueta, Rudiger e Christensen, potrebbero aver bisogno di un giocatore come Bakayoko in rosa.
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photocredits: chelseafc.com