Il giornalista: “Seconda stella una chimera. Chi vince non salva la stagione”

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Il giornalista e direttore di Calciomercato.com Gianni Visnadi ha scritto un editoriale alla vigilia della Supercoppa Italiana tra Milan e Inter. Il suo giudizio sulle due stagioni fin qui disputate da entrambe le squadre è deciso. Infatti, la sua analisi mira a tenere in considerazione gli scenari futuri: cosa accadrà dopo il trofeo di domani?

“Nessun dubbio che la Juve sia finora la squadra, fra le grandi, che ha deluso di più. Ma fra Inter e Milan, chi è che ha fatto peggio? Spieghiamoci subito: giusto dire peggio, perché meglio, cioè bene, non ha fatto nessuno. Rispetto a un anno fa, l’Inter ha 6 punti in meno in campionato (era prima, oggi è quarta), il Milan solo 1. Le due squadre si sono qualificate in Champions (ma il girone dell’Inter era molto più difficile), il Milan è fuori dalla Coppa Italia (Inter dentro con molta fatica, ma dentro) però ha vinto il derby di campionato. Lo scudetto della seconda stella sembra onestamente una chimera per entrambe”.

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Visnadi parla prima dei rossoneri: “Il Milan aveva vinto lo scudetto con merito tutto suo, l’abbiamo detto mille volte. Era più forte dell’Inter. Maldini aveva chiesto 3 grandi rinforzi, con i quali la squadra avrebbe potuto competere in Europa. Non li ha avuti, anzi non li ha fatti, ma è rimasto al suo posto ed evidentemente gli andava bene così. Oggi il Milan è più debole che a maggio, Kessiè non è stato sostituito e nemmeno Romagnoli. Gl’infortuni non stanno aiutando Pioli, di cui però troppo spesso si dimenticano gli errori, sorvolando sui suoi tentativi di stravolgere le caratteristiche dei giocatori (Theo e Leao su tutti).

Certo è che giocare con Tatarusanu, non è la stessa cosa che farlo con Maignan. Poi c’è tutto il resto. Da CDK che (forse) verrà buono l’anno prossimo a Origi che gioca poco e segna meno, alla pletora di prestiti buoni soprattutto per fare numero. Milan male, non c’è dubbio: un passo indietro nei risultati e nelle prospettive a breve termine. Vincere a Riad sarebbe importante per rilanciare la stagione, ma di certo la SuperCoppa da sola non farebbe bilancio positivo”.

Poi, il giornalista prosegue con i nerazzurri: “L’Inter lo scudetto lo aveva perso in volata, meritando di perderlo per essersi fatta battere nel derby e non vincendo poi a Bologna. Temeva il mercato, da cui la squadra poteva uscire molto più ridimensionata, come accadde 12 mesi prima e come potrebbe accadere il prossimo giugno. Più che in campo, i guai dell’Inter sono nei conti della proprietà, sempre in bilico fra deficit a 3 cifre (di milioni) e l’attesa per un acquirente che ancora non si palesa. Arrivasse almeno la svolta sullo stadio… ma anche lì, niente dà una mano agli Zhang, anzi”.
Infine, chiude: “Steven Zhang sarà in tribuna a Riad, come ci si aspetta che faccia ogni presidente o proprietario nel momento in cui si gioca una finale. Non così Gerry Cardinale, che ha fatto sapere che vedrà la partita in tv a New York, con la maglia numero 10 (addosso o accanto non si sa, aspettiamo la “solita” foto), confermando l’idea di totale distacco dalla squadra. Ma finché paga gli stipendi, a Pioli e ai giocatori va bene anche così”.

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