il 20/04/2022 alle 12:25

Il giornalista attacca: “Mai così tanti strafalcioni, ma basta parlare di arbitri!”

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Sulle colonne della Gazzetta dello Sport di oggi, Gianfranco Teotino propone di vietare di parlare di arbitri fino alla fine della stagione.

“Viene voglia di chiedere a tutti i tesserati una moratoria sino al termine della stagione: basta parlare di arbitri. Non se ne può più. Ormai nel post-partita non si chiacchiera quasi più di calcio, subito i discorsi si spostano sui rigori, dati e non dati, e sulle dinamiche da VAR. Non per perversione della crtitica, ma su sollecitazione dei protagonisti. Si lamentano tutti, squadre grandi e piccole, che lottino per lo scudetto o per la salvezza, persino quelle di centro classifica. E il bello è che i protestanti hanno quasi sempre ragione. Nessuno quest’anno ha mancato il classico quarto d’ora di lagnanza televisiva. C’è chi ne sta facendo una strategia calciastica: mettere pressione nella speranza che… In realtà, la classifica dei torti arbitrali è finanche più equilibrata di quella per il titolo”.

“L’Inter non ha ancora digerito il rigorino assegnato alla Juventus nella partita d’andata. Il Milan, fra le prime, è forse la squadra che è stata più obiettivamente danneggiata, quando è stata danneggiata (il gol non convalidato con lo Spezia che aveva chiuso la partita, più del gol di mano dell’Udinese a giochi non ancora fatti). Il Napoli non si dà pace per il rigore non concesso a Osimhen nello scontro diretto con il Milan. La Juventus da qualche settimana è entrata nel mood: ormai gli arbitri non ci danno più quel che ci spetta per paura di essere definiti i soliti filo-juventini (un pensiero che non appare affatto infondato). La Roma e i romanisti da mesi propongono la loro litania, con Mouringo fisso sul pulpito, e ormai si fatica a capire quando hanno indiscutibilmente ragione (la gara di andata con la Juventus) e quando meno (l’altra sera, il pareggio di Napoli). L’Atalanta è convinta che la sua annata sia stata compromessa da una serie di errori grossolani a suo danno. Scendendo per i rami della classifica, si potrebbe continuare con la stessa musica giù giù fino alla Salernitana, il cui nuovo proprietario ha chiesto alla Lega Serie A di rivoluzionare l’intero settore arbitrale”.

-Leggi QUI anche “Sconcerti: è l’attacco la differenza tra Inter e Milan, ecco perché”-

“O sono tutti impazziti, oppure è vero che mai prima si è assistito a una simile messe di strafalcioni. Sul campo e davanti al video. Purtroppo oggi abbiamo una generazione di arbitri persino peggiore rispetto alla generazione di calciatori che per due volte consecutive ha fallito l’accesso al Mondiale. Scendono in campo direttori di gara tecnicamente poco dotati e di scarsa personalità (a causa degli errori compiuti negli anni passati nei percorsi di formazione) e per di più confusi dalla macchinosità dei criteri di ricorso alla tecnologia e dalla problematica interlocuzione con il collega in cabina VAR. Difficile pensare che nelle ultime 5 giornate la situazione possa modificarsi. La moratoria servirebbe almeno ad abbassare la temperatura dei fischi finali. Peraltro, in questo quadro neppure la politica del lamento sembra funzionare, è troppo diffusa per produrre effetti utili. Piuttosto, sito che tanto la Serie A è composta da più del 60% di giocatori stranieri, si scritturi anche qualche arbitro straniero. Ce ne sono di bravi e avrebbero meno retropensieri”.

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photocredits: acmilan.com

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