Il rientro di Ibrahimovic al Milan non è mai stato così vicino, la sfida di stasera inciderà parecchio: coinvolto Pioli
Tra poche ore il Milan scenderà in campo nella delicata sfida contro il Napoli: questa partita potrebbe non essere determinante solo per la classifica: sul tavolo c’è il futuro di Zlatan Ibrahimovic e la collaborazione con Stefano Pioli. In molti dalle parti di Milanello si augurano il rientro dello svedese, Cardinale ha già individuato quale potrebbe essere il suo ruolo. Secondo Repubblica, Napoli inciderà sulle tempistiche e la società sta già sondando due allenatori per il dopo Pioli.

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Il “consulente” Ibrahimovic, due allenatori insidiano la panchina di Pioli
Non è un momento semplice in casa Milan e questa sera la squadra di Pioli è attesa da un’altra delicatissima sfida. Napoli però potrebbe essere determinante anche per aspetti extra-campo. Da tempo si parla della volontà della società di via Aldo Rossi di coinvolgere Zlatan Ibrahimovic, secondo quanto riportato da Repubblica, Gerry Cardinale starebbe pensando di assegnargli il ruolo di suo consulente personale. Lo svedese agirebbe a stretto contatto con la squadra e con Stefano Pioli. Secondo quanto riportato dal quotidiano, in caso di sconfitta i tempi si ridurrebbero e il sostegno di Ibrahimovic a Pioli comincerebbe da subito. Ovviamente il tecnico è sotto osservazione, la sua posizione non è in bilico in questa stagione, per l’estate attenzione ai nomi di Igor Tudor e di Marcelo Gallardo.
Da Cardinale, allo stesso Ibra: la volontà è comune
In società non ci sono dubbi, sia Scaroni che Cardinale approvano il rientro di Ibrahimovic. L’ex attaccante sta decidendo, ma le sensazioni anche sentendo lui sono positive.
Scaroni, la porta per Ibrahimovic rimane aperta: “Noi abbiamo mostrato, da Cardinale a Furlani, una grande disponibilità e un grande piacere. Bisogna che Ibra decida cosa vuol fare da grande: da noi c’è una porta aperta. Di fatto, aspettiamo lui”.
Vi piacerebbe avere Zlatan nel vostro Management? Interviene Cardinale
“Ibrahimovic è un leader nato, abbiamo bisogno di più leader intorno a noi, amo le persone che accendono e che sanno restituire quello che hanno ricevuto. Abbiamo una squadra giovane, credo che uno come Zlatan potrebbe essere estremamente efficace sia come consigliere per me come spirito di leadership per tutta la squadra. Dipende da lui, stiamo discutendo e mi piace molto: penso che ci siano molti vantaggi per noi, dipende da lui significa che mi piacerebbe. Forza Milan!”.
Parola al diretto interessato, sul futuro: “Quanto è passato da quando mi sono ritirato? 3-4 mesi? Ho una libertà totalmente differente. Sto facendo cose per me stesso. Non ho un boss che mi dice cosa fare o cosa seguire. Sto prendendo tempo per capire cosa voglio fare. ci sono più offerte ore che quando giocavo. Se entro in qualcosa voglio fare la differenza, essendo me stesso. Non voglio entrare in una situazione come simbolo. Entro, inizio da zero e faccio quello che riesco a fare. Poi ovvio, c’è anche la tua immagine da personaggio. Vediamo cosa succede, qualcosa succede. Ho avuto qualche meeting col Milan. Il boss, l’altro boss. Parliamo. Vediamo dove si arriva. È il momento di conoscerci. Poi se uno può portare qualcosa fa effetto, se non può portarlo non fa effetto. Se mi danno il contratto per continuare a giocare fa effetto. Scherzo (ride, ndr). Vediamo”.
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