A commentare la visita di Ibrahimovic ai vecchi compagni del Milan e non solo ci ha pensato anche l’ex calciatore bianconero Alessio Tacchinardi, intervistato a TMW Radio.
Nella giornata di oggi, Zlatan Ibrahimovic ha deciso di far sentire nuovamente la sua presenza al mondo Milan andando a trovare Pioli, la squadra e lo staff durante la sessione di allenamento pomeridiana. A commentare la visita di Ibrahimovic ai vecchi compagni del Milan e non solo ci ha pensato anche l’ex calciatore bianconero Alessio Tacchinardi, intervistato a TMW Radio.

Tacchinardi sulla visita di Ibrahimovic al Milan
Un pensiero su Juventus-Lazio?
“Sicuramente una Juve più propositiva, con più fame, che ha capito il valore che deve avere questa società e la maglia in tutte le partite. La Juve quest’anno non ha scuse, deve provare a vincere, deve giocare con quella fame. Magari poi non vincerà, ma deve giocare così. L’arrivo di un ds come Giuntoli con le idee chiare è fondamentale. Credo sia stato molto chiaro anche con Allegri. Negli ultimi anni la Juventus non è piaciuta, ora le idee chiare ci sono. La Juve ha cambiato mentalità e si vedono i risultati. Come rosa è forte, ha una partita a settimana e quella partita deve mangiarsela da subito. E poi vedo qualche idea diversa”.
Come vede oggi la visita di Ibrahimovic?
“Sai che ci sono le telecamere e ti filmano tutti. Perché proprio oggi la visita? Da una società che prende cinque gol nel derby o c’è l’idea che sta tornando, altrimenti una visita proprio oggi l’avrei evitata. Non è uno qualunque lui, si è data grande risonanza all’evento e lo si può capire”.
Di Stefano sul ritorno di Ibra
Di seguito, le parole di Peppe Di Stefano direttamente da Milanello sul ritorno nella casa del Milan di Zlatan Ibrahimovic:
“Zlatan Ibrahimovic è tornato a Milanello a distanza di quasi 3 mesi, e da quanto ci risulta sarebbe dovuto arrivare addirittura qualche giorno prima del derby. Invece è arrivato oggi, e casualità è arrivato esattamente quando tutti i giornalisti erano piazzati fuori dai cancelli del centro sportivo in attesa di entrare. Lo svedese è stato accolto come un re da tutti: dirigenti, dipendenti ma anche giocatori. Una volta arrivato, è sceso nello spogliatoio e in palestra per salutare tutti. Poi, Zlatan Ibrahimovic è entrato in campo durante l’allenamento, ha salutato tutto lo staff tecnico, ha abbracciato e parlato con mister Stefano Pioli e si è messo come se fosse un dirigente a bordocampo accanto a Giorgio Furlani per osservare l’allenamento in vista di Milan-Newcastle”.
“Io credo che Zlatan Ibrahimovic sia tornato a Milanello non solo per sé stesso, non perché abbia interessi personali ma perché lui ha davvero a cuore il Milan e ha capito che era un momento complicato. Zlatan sa bene che la sua presenza, visto e considerato anche quanto successo questa estate con il cambio in dirigenza, poteva aiutare il gruppo, aiutarlo a risvegliare magari l’orgoglio in particolare in alcuni giocatori perché la sconfitta del derby non è stata una sconfitta normale”.
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