Verso la conclusione la telenovela Ibrahimovic: il suo ritorno al Milan è sempre più vicino? Il giornalista lancia l’ipotesi
L’ottobre rossonero ha avuto diverse facce: quella di Olivier Giroud, che para a Genova e manda il Milan in testa, quella di Stefano Pioli, criticato dopo la settimana di fuoco conclusa con un solo punto, e quella di Zlatan Ibrahimovic, il quale ritorno al Milan è sempre più chiacchierato. Dopo aver dato l’addio al calcio lo scorso giugno nella sfida di San Siro contro il Verona, lo svedese è in contatto ormai da diverse settimane con i piani alti del Milan, da Cardinale a Furlani passando per Stefano Pioli. L’idea del club è quella di riportarlo a Milanello per sperare in un impatto positivo su uno spogliatoio che sembra scricchiolare nonostante l’allenatore abbia smentito categoricamente la possibilità ieri in conferenza stampa. Nella giornata di oggi è arrivata una novità importante, un possibile passo avanti verso la terza esperienza al Milan di Zlatan Ibrahimovic, un’esperienza comunque nuova.

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Cardinale vuole Zlatan
In un articolo pubblicato sull’edizione di oggi de La Repubblica, Enrico Currò ha fatto il punto sul possibile ritorno di Zlatan Ibrahimovic al Milan e lo ha fatto in maniera abbastanza decisa. Per il giornalista, l’incontro programmato tra lo svedese e Gerry Cardinale nei prossimi giorni a Milano può addirittura essere decisivo per la sigla di un accordo. Il nuovo proprietario del Milan lo vuole come consulente personale, con un ruolo sul quale però c’è ancora poca chiarezza. Di seguito, le parole del giornalista:
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“Nessun tentativo di derubricare a normale vicenda societaria il potenziale ritorno di Ibrahimovic da dirigente è riuscito. Cardinale vuole Ibrahimovic e l’imminente incontro a Milano tra l’azionista di controllo e l’ex campione può chiudersi con l’accordo. Non è questione di ingaggio, ma di ruolo. Ibrahimovic diventerebbe consulente personale di Cardinale: da plenipotenziario non risponderebbe all’AD Furlani e stravolgerebbe sia l’assetto del settore tecnico sia la gestione dello spogliatoio, sul quale il manager USA si aspetta dallo svedese un impatto analogo a quello del 2019. Soppesati pro e contro di una figura certamente ingombrante, abituata a dire nel bene e nel male ciò che pensa, Cardinale ha scelto di accelerare con la proposta e adesso tocca all’ex calciatore rispondere. Che esistano crepe nel gruppo e che l’arrivo di Ibrahimovic serva per rinsaldarlo, come le critiche tattiche di Calabria e Giroud e le proteste di Leao per la sostituzione di Napoli sembrano attestare, tutti si sforzano di smentirlo, da Pioli («mai avuto un gruppo così unito») alla società stessa”.
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