CALHANOGLU – Il giorno dopo una vittoria rotonda per 4 a 0 che ci riporta nella posizione che ormai manteniamo da 21 giornate, celebriamo il 27esimo compleanno del nostro trequartista, nonché numero dieci dalla stagione 2017/2018.
Il numero 10 non è un semplice numero, non lo è mai stato e mai lo sarà.
Il numero 10 è il simbolo per eccellenza della fantasia, dell’estro e della visione, qualità che Hakan sta dimostrando partita dopo partita, assist dopo assist.
Ci è voluto del tempo, come noi milanisti ben sappiamo, ma Calhanoglu sembra essere sempre più vicino alla completa maturazione calcistica.
Nei salotti calcistici si sostiene che un calciatore raggiunga l’apice della propria carriera e del proprio calcio nell’età compresa tra i 27 e i 31-32 anni.
E Hakan sembra proprio aver seguito questo percorso, con le prime due stagioni rossonere in chiaroscuro, e con l’esplosione definitiva avvenuta, in concomitanza con il resto della squadra, dal post-lockdown.
È da questo periodo che si è affermato come uno dei migliori trequartisti della Serie A.
La partita di ieri è stata un’ulteriore esempio della sua importanza e della sua maturazione.
Entrato al minuto ’61 sul risultato di 1 a 0, nell’arco di soli 6 minuti, ha chiuso di fatto la pratica Crotone, portando a referto due assist che Rebic ha sfruttato al meglio, spaccando la porta con la solita rabbia agonistica che lo contraddistingue.
Quanto ci eri mancato Hakan!
Nelle partite in cui era assente causa Covid, la fluidità e la velocità di movimento del pallone che caratterizza il gioco offensivo proposto da Pioli ne ha risentito non poco.
La spina dorsale dello scacchiere offensivo, composta da Bennacer e da Calhanoglu, è diventata imprescindibile per la nostra proposta di calcio, fatta di rapide verticalizzazione e di pressing alto.
Nel 4-2-3-1 con cui ormai giochiamo da più di un anno, il trequartista è la mente del centrocampo, colui che dà soluzioni e verticalizzazioni per i tre giocatori più avanzati.
Anche se questo potrebbe bastare per l’interpretazione del classico numero 10, Hakan non è solo questo.
Hakan, da un anno a questa parte, sta facendo qualcosa in più, quel qualcosa che lo sta consacrando come un dieci di qualità ma anche di quantità.
Se delle sue qualità offensive e balistiche abbiamo già trattato ampiamente (8 assist e 1 gol in 15 partite di campionato), ciò che sta scaldando i tifosi rossoneri e che vogliamo celebrare nel giorno del suo compleanno è il suo apporto in termini di chilometri, di voglia e di determinazione nel recupero palla e nell’avvio delle ripartenze.
È il primo giocatore dopo la punta che alza il pressing della squadra, invitando spesso e volentieri i compagni a seguirlo, caratteristica che solitamente non troviamo nei classici numeri dieci.
E se c’è una caratteristica che per noi milanisti non deve mai mancare è la voglia di sudare e di sacrificarsi per i propri compagni, qualità che al nostro numero dieci sicuramente non manca e che lo sta facendo entrare a pieno merito nel ristretto gruppo dei migliori trequartisti in Europa.
Quindi Hakan, ti auguriamo un felice compleanno da capolista con un piccolo auspicio: un semplice autografo ci renderebbe tutti più tranquilli.
photocredits acmilan.com