Il Milan di Stefano Pioli sta vivendo forse uno dei momenti più difficili degli ultimi anni, da quanto il tecnico parmigiano si è seduto sulla panchina del Milan. Le due frenate in campionato contro Roma e Lecce pesano, ma ancora di più fanno male le due sconfitte. Il passo falso contro il Torino in Coppa Italia ha fatto sfumare il primo obiettivo stagionale dei rossoneri, sconfitti ai supplementari nonostante la superiorità numerica. Sette giorni dopo, poi, la disastrosa trasferta di Riyad, con la nettissima vittoria dell’Inter per 3-0 e il secondo obiettivo sfumato in una settimana. Pioli non ha mai nascosto come l’obiettivo del Milan 2022-23 fosse quello di confermarsi vincente, portando a casa almeno un trofeo. Purtroppo, però, questa impresa non sembra più così fattibile. Perse Coppa Italia e Supercoppa italiana, ai rossoneri restano le due competizioni più prestigioso: Serie A e Champions League.

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La vittoria dell’ex Coppa dei Campioni è più un’utopia che una speranza. I rossoneri hanno già centrato la qualificazione agli ottavi di finale che tanto era mancata a tutti i tifosi e gli appassionati. Questo turno contro il Tottenham non è impossibile da superare, seppur gli Spurs partano come favoriti sulla carta. Se la partita fosse ora si affronterebbero due squadre ambedue forti ma entrambe in un brutto momento. Anche se il Milan, però, facesse il colpaccio contro gli uomini di Antonio Conte, pensare di poter arrivare ad alzare la Coppa dalle grandi orecchie a dispetto di squadre come il Real Madrid, il Manchester City, il Paris Saint Germain o il Bayern Monaco è veramente difficile da pensare.
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Resta dunque il campionato. I rossoneri sono secondi e hanno fatto un girone d’andata nel complesso buono. Il Milan ha per ora 38 punti, con una partita rimanente (contro la Lazio) per chiudere il girone d’andata. Lo scorso anno, i rossoneri erano arrivati al giro di boa con 42 punti. La vera differenza, però, sta nel ritmo che sta tenendo il Napoli. Nel 2021-22, l’Inter si è laureata campione d’Inverno con 4 lunghezze di vantaggio sul Milan secondo. Quest’anno, invece, i partenopei chiuderanno il girone d’andata con un numero di punti di vantaggio tra i 9 e i 12 (dipenderà dal risultato dell’Inter e del Milan). La distanza non è incolmabile, ma il destino di questo campionato è decisamente nelle mani del Napoli. Gli uomini di Stefano Pioli, in ogni caso, dovranno essere bravi a mettere pressione agli azzurri e a stare pronti in caso di brusco rallentamente degli uomini di Spalletti.
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Guardando tutte queste situazioni, è evidente come il Milan stia vivendo un momento di difficoltà. In queste circostanze, però, bisogna essere bravi a non agire, pensare e parlare eccessivamente d’istinto. Fino al minuto 87 della partita contro la Roma la situazione dei rossoneri era ben diverso. Non possono essere un paio di settimane dure a far cambiare completamente le opinioni sul lavoro, sui giocatori o sull’allenatore. A questo gruppo serve fiducia, tranquillità. Ciò che il Milan ha fatto vedere lo scorso anno non è stato frutto del caso o della fortuna, ma del lavoro, della mentalità e del gioco. Sono personalmente convinto che il Milan, così come è entrato da solo in questa crisi, da solo possa uscirne e ragalarci ancora tante emozioni. Nessun debito di riconoscenza verso chi ha portato il Milan nuovamente sul tetto d’Italia, ma fiducia a quesi ragazzi, a questo gruppo e a questo progetto!
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