Gilardino parla prima di Genoa-Milan: il dubbio Retegui, il passato con Pioli e molto altro nella sua conferenza
Archiviato il capitolo Borussia Dortmund, domani sera per il Milan sarà già ora di pensare al Genoa di Alberto Gilardino, che ha parlato oggi nella conferenza stampa della vigilia. Tanti gli argomenti toccati dall’ex calciatore rossonero, tra i quali il principale Mateo Retegui, ancora in dubbio per la sfida di Marassi. Ma anche il suo passato da giocatore, i punti forti della squadra di Pioli e l’esperienza condivisa con l’attuale tecnico del Diavolo. Di seguito, tutte le sue dichiarazioni (riportate da Tuttomercatoweb) di Gilardino nella conferenza pre Genoa-Milan.

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Retegui e Pioli
Come sta Retegui?
“Abbiamo diverse situazioni e valutazioni da fare in vista della partita di domani, compreso Mateo. Valuterò nelle prossime 24 ore con grande lucidità, come ho sempre fatto e come abbiamo sempre fatto in queste settimane e in questi mesi”.
Domani c’è il Milan.
“Credo che bisogna limitare al massimo la percentuale di errore da parte nostra. Incontriamo una squadra forte sia nei singoli iniziali e sia in chi subentrerà perché sono giocatori che hanno caratteristiche importanti, di gamba, di qualità tecnica con giocatori fisici. Quello che è riuscito a costruire Pioli in questi anni è qualcosa di straordinario per l’identità che è riuscito a dare a questa squadra. Da parte nostra, dovrà essere una partita affrontata con grande coraggio. Quello che ho chiesto ai ragazzi è di affrontarla con grande partecipazione e grandissimo coraggio, per chi parte dall’inizio e per chi subentrerà”.
Un quadro su Retegui?
“Il ragazzo riporta del dolore al ginocchio però aspettiamo di valutare in queste 24 ore se c’è una possibilità di recupero per non rischiarlo per il prosieguo del campionato. C’è la volontà di tutti nel vederlo in campo, ma bisogna essere lucidi nelle valutazioni che si vanno a fare su determinati giocatori”.
Pioli era stato tuo allenatore al Bologna. Cosa ti ha insegnato?
“Il mister mi ha insegnato in quel percorso che facemmo insieme a Bologna ad essere una persona molto pacata, capace di entrare nella testa dei giocatori. E’ una persona molto brava a livello tattico con uno staff veramente importante. Essere riuscito in questi anni a trasmettere a questa squadra questa identità, nei singoli e nel gioco corale, è qualcosa di straordinario”.
Se Retegui non dovesse farcela chi potrebbe adattarsi meglio a questo Genoa?
“Non dormo la notte da due o tre giorni (sorride ndr). Normale che pensi, provi, valuti, ma di una cosa sono convinto: che chi giocherà dall’inizio e chi avrò a disposizione in panchina da fare entrare darà veramente il massimo. Domani dovremo dare il 101% contro questa grande squadra e sono sicuro che i ragazzi lo faranno come sempre hanno dimostrato con grande coraggio, perseveranza, disponibilità e sacrificio all’interno della partita”.
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Il Milan e il suo passato
Una strategia per fermare il Milan?
“Hanno grandi qualità, soprattutto nella ricerca dello spazio, hanno molta verticalità. Sono poi molto bravi con palla al portiere e ad alternare le posizioni dei terzini dentro il campo o fuori in ampiezza. Sono molto bravi sul lato sinistro con Theo e Leao, bravissimi anche sul lato destro con Calabria, Florenzi, Pulisic o Chukwueze. Davanti hanno giocatori che sentono l’area di rigore come Giroud e Okafor, hanno giocatori di gamba in mezzo al campo come Musah, Reijnders e Pobega. Alternano bene le caratteristiche che mister Pioli vuole mettere all’interno del campo e del suo ideale di gioco. Da parte nostra, dobbiamo essere compatti come dimostrato rispetto alle gare fatte in casa con le grandi, dobbiamo avere grandissima compattezza di squadra e tra i reparti. Quello farà la differenza”.
Gli esterni del Milan bisogna marcarli a uomo oppure guardare il pallone?
“Un po’ tutte e due le cose, bisogna essere molto bravi in tutte e due le cose con gli esterni del Milan. Bisogna essere bravi quando si è puntati in campo aperto, cercando di dare loro meno spazio, e bisognerà che ci sia sulle corsie laterali un atteggiamento importante, di grande sacrificio da parte di tutti. Ma in tutte le zone di campo. Su quello siamo pronti”.
Ti preoccupi un De Winter adattato contro Leao e Theo Hernandez?
“Con Koni abbiamo parlato, ha margini di miglioramento importanti e per me può ricoprire quel ruolo. Lo deve fare con grandissima attenzione, grande mentalità e grande coraggio, perché ne ha le capacità. Anche a Udine ha saputo tenere botta in tante situazioni pur contro esterni veloci. Si sta allenando nel modo giusto. Ci saranno valutazioni anche per lui in queste 24 ore sul fatto di decidere se utilizzarlo dal primo minuto, come del resto per tutta la squadra visto che ho tanti dubbi”.
Messias?
“Può partire dall’inizio. Con una difesa a cinque può ricoprire il ruolo di quinto o di seconda punta. E’ un giocatore duttile e con caratteristiche di grande qualità, un po’ uniche nel suo genere. Come può essere Gudmundsson. Ci dà scelta”.
Cosa si porta dentro di quell’avventura al Milan?
“Ho avuto al fortuna di trascorrere quei tre anni e di trascorrerli con dei campioni. All’interno della squadra la maggior parte dei giocatori erano campioni, non solo a livello tecnico e tattico, ma anche a livello umano. Mi hanno insegnato tanto. Mi ha insegnato l’esperienza di maturare, valutare tante situazioni e vincere anche tanto”.
Prima della partita con Borussia Dortmund Pioli ha fatto allenare la squadra con gli altoparlanti. Domani ci sarà la Nord.
“Domani si dovranno sentire forte, molto forte perchè abbiamo bisogno di loro. Ne abbiamo realmente bisogno. C’è da affrontare una partita intensa, una grande squadra. Se non la più forte, una delle due più forti d’Italia con l’Inter. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi. Ci sarà lo stadio stracolmo e noi in campo dovremo mettere coraggio, passione e dobbiamo battagliare”.
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