GENOA-MILAN 1-2, DAY AFTER – Una partita dai tanti volti quella della scorsa sera. Subito sorprese nella formazione rossonera con Bonaventura in campo, Leao (il migliore dell’ultimo periodo) in panchina. Altra partita, solita monotonia milanista. Squadra lenta e prevedibile, possesso palla fine a se stesso, e tiri in porta con il conta goccie. Shöne porta in vantaggio, meritatamente, il Genoa con la complicità di Reina su un calcio di punizione.
La ripresa inizia subito con due sorprese in formazione, fuori il turco e Piatek, dentro Paqueta e Leao. E la partita cambia per il Milan. Leao si muove su tutto io fronte d’attacco, Paquetà inventa. Proprio da una giocata di Paquetà nasce il pareggio del Milan con T.Hernandez, che frutta una dormita della difesa genoana. Subito dopo, sempre il brasiliano, di tacco libera Bonaventura che serve Leao che si conquista il calcio di rigore trasformato da Kessie.
Brividi nel finale, tanto per non farci mancare niente, rigore generosissimo per il Genoa.. ma Reina si riscatta e regala i tre punti alla squadra rossonera.
BONAVENTURA – Dopo praticamente un anno torna titolare. Ancora leggermente indietro di condizione, ma le sue giocate in campo si vedono e si sentono. Ottime verticalizzazioni, cerca ,e spesso ci riesce, il dribbling per creare superiorità numerica. Si sentiva la mancanza di uno come Jack. Per il Milan il suo recupero è fondamentale, soprattutto visto il pessimo inizio di stagione della squadra rossonera.
Ora è necessario dare continuità al suo impiego, dagli minuti nelle gambe, e fare di Bonaventura il perno su cui costruire la rimonta insieme a Leao.
REINA – Dopo le sue dichiarazioni in settimana, complice il forfait di Donnarumma, si ritrova titolare in una gara complicatissima. Ci mette del suo a renderla sempre più complicata. Le prime respinte, non proprio perfette, lasciavano intravedere che non fosse in una grande giornata. Ma la sua esperienza gli ha permesso di stare calmo, lasciarsi alle spalle gli errori, e volare al 93* parando il rigore di Schöne e regalare la vittoria al Milan.
Il suo carisma, la sua esperienza e la sua dedizione, devono essere d’insegnamento ai tanti giovani giocatori della squadra rossonera. Da lui c’è tanto da imparare.
GIAMPAOLO – La posizione del tecnico è in bilico. La sua storia con il Milan sembra ormai giunta ai titoli di coda. Tante le sue colpe. Tante anche le colpe della società e dei giocatori, ma questa è un’altra storia. Il tecnico non ha saputo reggere la pressione del grande club, non è riuscito a trasmettere ai giocatori la sua idea calcistica, o forse, più semplicemente, non aveva i giocatori adatti al suo credo.
Fra poche ore, o minuti, si saprà la decisione della società. Se non si vuole perdere l’intera stagione il momento delle scelte è arrivato. Il candidato numero uno sembra Spalletti, forse l’unico libero sul mercato in grado di sistemare la squadra e permettere ai giocatori di esprimersi al meglio nel minor tempo possibile. Ideale soluzione dato che la squadra rossonera di tempo non ne ha più se vuole cercare di ridare un senso a questa stagione.
Photo Credits: AcMilan.com
CRISTIAN CLARETTI