GENOA-MILAN 1-2 – Parlare di un Giampaolo sereno, a fine gara, sarebbe un eufemismo. Ma i timidi sorrisi che ogni tanto mostra davanti alle telecamere hanno il sapore della panchina in salvo per il tecnico rossonero. “E’ una vittoria che serve per rispondere alle sentenze – dice scherzando il mister -. Avevo chiesto ai ragazzi di fare la partita della vita dal punto di vista temperamentale, del carattere. Non mi interessava il fioretto e la qualità, ma che non sanguinassimo davanti agli squali. Avevo detto che si poteva perdere il confronto tecnico, ma non la dignità. Nel primo tempo siamo andati sott’acqua, ma nella ripresa siamo stati bravi a reagire. C’era tanta pressione, siamo la squadra più giovane del campionato e non è facile gestire certe situazioni. Maldini in settimana mi ha confessato che anche lui, quando le cose andavano male, faceva fatica a giocare a San Siro. Oggi la squadra non ha mollato nulla, sono soddisfatto; abbiamo lottato e sofferto insieme, con quello spirito di sacrificio che avevo chiesto in settimana”.
Tante le domande sui singoli, da Piatek agli ingressi decisivi di Paquetà e Leao. Così Giampaolo: “Dire che chi è entrato ha cambiato la partita è ingeneroso verso gli 11 titolari. Piatek e Leao hanno caratteristiche diverse ma io sono attaccato ad entrambi, il Milan ha bisogno di entrambi. Non butto via nessuno, il mio compito è di tenerli sempre vivi. Questa partita dovevano giocarla i giocatori di responsabilità, quando siamo andati sott’acqua ho voluto inserire quelli più liberi; ho tanti giocatori di talento ma che devono migliorare nel saper giocare le partite. Paquetà è un ottimo giocatore, come tanti. E’ entrato bene, ci ha dato vigore, ma non condanno Hakan, preferisco parlare di collettivo. Bonaventura? Oggi avevamo bisogno di personalità, di saper gestire le difficoltà della partita. Ci occorreva Jack, mi è piaciuto molto, ha sensibilità, sa trattare la palla. Per noi è difficile giocare con tre attaccanti puri, lui ci ha dato equilibrio. Anche lo scorso anno non si giocava mai con tre attaccanti puri ma con Suso, Piatek ed un centrocampista, cioè Chalanoglu o Jack”.
Giampaolo ha poi raccontato le emozioni del rigore calciato nel recupero da Schone. “Per fortuna riesco ad essere lucido e freddo durante le partite. Ho anche dubbi che ci fosse il rigore ma Reina ha talmente tanta personalità che è in grado di recuperare dagli errori commessi; ho davvero tanta avuto fiducia in lui”.
E sul futuro, il mister conclude: “Oggi bisognava raschiare il fondo del barile, questa vittoria mi ha permesso di guadagnare del tempo. Adesso perderò alcuni giocatori per le nazionali ma nel complesso mi aspetto che questa squadra riesca a giocar meglio nel collettivo, con un po’ più di leggerezza. Lavorerò perché i ragazzi si avvicinino sempre più alle mie idee, alla mia visione; ci vuole pazienza ed un pizzico di fortuna. Nel frattempo, sento di poter dire che conosco sempre meglio questa squadra, i particolari e le sfaccettature tecniche e psicologiche dei miei uomini”.
ANDREAZZOLI
Non nasconde amarezza, a fine gara, il tecnico genoano Aurelio Andreazzoli. “A fine primo tempo ho fatto i complimenti ai ragazzi, abbiamo fatto la gara che mi aspettavo. Nella ripresa, in un paio di minuti abbiamo buttato tutto all’aria, commettendo delle ingenuità che in serie A non si possono vedere ed il Milan è stato bravo ad approfittarne. Dopo, siamo tornati a fare le cose per bene, come le avevo chieste in settimana. C’è rammarico, è fastidioso perdere una partita del genere ma il calcio è fatto di episodi”. Gli episodi cui si riferisce Andreazzoli non sono affatto quelli arbitrali che, anzi, l’ex tecnico empolese non contesta: “Il rosso a Biraschi? Non ho protestato, ho solo parlato con gli arbitri. Le decisioni sono loro e le accetto. Hanno rivisto l’azione ed avranno certezza di quello che hanno fatto. Il regolamento è chiaro, c’era il fallo di mani come c’era il rigore per noi. Quando parlo di episodi non mi riferisco alle decisioni arbitrali ma agli errori che abbiamo commesso o a Reina che dopo un errore si è riscattato”. Chiosa finale sulle condizioni di Criscito: “Sta molto male, è un infortunio serio, muscolare” ha concluso Andreazzoli.
BONAVENTURA
Il suo ritorno in campo dal 1’ è coinciso con il ritorno alla vittoria del Milan; Jack Bonaventura è soddisfatto del risultato ma consapevole ci sia ancora tanto da migliorare. “E’ una vittoria importante perché venivamo da un brutto periodo, ma sappiamo tutti che possiamo e dobbiamo far meglio – ha detto il centrocampista rossonero -. Fragilità mentale? E’ normale, siamo una squadra con tanti giovani, non è facile giocare con la pressione addosso ma ci dobbiamo abituare e tirare fuori il meglio da noi stessi. E’ stata dura star fuori, non vedevo l’ora di giocare, mi mancava il campo ed ho lavorato tanto; adesso sto bene, il ginocchio va molto meglio ed io potrò crescere giocando di più”. Ed a chi lo vede leader di questo Milan, Jack risponde: “E’ giusto che chi ha più esperienza ogni tanto si faccia sentire ma qui siamo tutti responsabili della situazione. Dobbiamo ancora migliorare tanto e lavoreremo per questo. Dopo questa vittoria, la sosta ci consentirà di lavorare di più. Avremo molti giocatori impegnati con le nazionali, ma chi rimarrà a Milanello si impegnerà per far rendere al meglio la squadra”.
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Enrico Aiello