Ormai è risaputo che si fosse rotto qualcosa tra Maldini e Pioli, la Gazzetta analizza il rapporto: ecco la causa delle tensioni.

Sono giorni di riassestamento in casa Milan, nessuno si sarebbe aspettato un addio così netto di Maldini e questo inevitabilmente ha scatenato una reazione feroce tra i tifosi, ma non solo, anche gli addetti ai lavori si sono espressi: uno su tutti, e in maniera feroce, è stato Carlo Ancelotti.
Questa forte reazione ha portato i dirigenti del Milan a dover far chiarezza, non tanto sul rapporto Maldini-Pioli, ma su quali saranno le prospettive, quale sarà il nuovo assetto dirigenziale e in che direzione si andrà con il mercato. Hanno provato a spegnere il fuoco sia Furlani che Scaroni, con scarsi risultati bisogna ammettere. Un tema che ha spiazzato molti, è stato arrivare alla conoscenza di forti tensioni, tra l’allenatore del Diavolo Stefano Pioli e il direttore tecnico Paolo Maldini.
I due hanno sempre mostrato stima reciproca e hanno sempre dato l’idea di essere uniti. Nell’ultima stagione però qualcosa è cambiato e in questi giorni si sono fatte tante ipotesi, addirittura si è arrivati ad affermare Maldini volesse cacciare Pioli per far arrivare Pirlo.
La Gazzetta ha voluto mettere un po’ di chiarezza sui reali motivi: da un lato il d.t. non condivideva più l’idea di gioco di Pioli, non gli piaceva più il calcio praticato dal tecnico. Dall’altro c’era un dissenso sull’impiego dei giocatori arrivati nel mercato estivo 2022, ma non solo sul minutaggio, anche sulla scelta drastica di non impiegarne del tutto alcuni.
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