il 04/12/2020 alle 10:04

Le parole dell’AD Gazidis al Web Summit 2020

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L’amministratore Delegato del Milan, Ivan Gazidis ha preso parte, nella giornata di ieri (3 dicembre ndr), al Web Summit 2020, il più grande evento di tech e digital marketing al mondo, per discutere delle ambizioni che il club rossonero ha di diventare un brand d’intrattenimento globale, aldilà del rettangolo verde, come dimostrano le recenti partnership con Roc Nation, agenzia d’intrattenimento che fa capo a Jay Z, e DJ Khaled. Di seguito troverete un estratto dell’intervista rilasciata da Gazidis al giornalista dell’Atlantic James Horncastle, le cui domande le trovate in grassetto.

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Cosa pensa dell’evoluzione del “consumo” di sport in TV, anche alla luce della pandemia?

Numerosi studi dimostrano che oltre il 90% degli utenti di Facebook utilizzano il cellulare come un secondo schermo, mentre guardano un evento in TV, soprattutto i più giovani – i miei figli ne sono un esempio! Raggiungere e coinvolgere i tifosi e quel tipo di audience, attraverso piattaforme digitali e coinvolgenti è fondamentale, dato che quegli stessi canali non esistevano anche solo 5-10 anni fa. Ovviamente, tutto questo rappresenta un’enorme opportunità per il calcio, anche grazie all’enorme potenziale che il mondo del Pallone offre in termini di contenuti. Tale potenzialità permette ai club di avere un approccio flessibile ai contenuti che vogliono promulgare e distribuire, rendendone più facile la distribuzione, in quanto più adeguata alle nuove piattaforme digitali. La distribuzione dei contenuti sta cambiando in modo radicale, come dimostra anche il fatto che colossi come Amazon hanno cominciato ad interessarsi a questo mondo.

La questione fondamentale è il brand: il Milan è il quinto club più seguito al mondo, segno che il marchio Milan è riconosciuto ovunque. In realtà la dimensione del nostro business è molto inferiore ai primi quattro in questo momento e questo rappresenta una grande opportunità in termini di crescita potenziale. Lo stesso vale per il calcio italiano. Nei prossimi anni vedremo private equity ed altre importanti realtà globali che entreranno nel nostro calcio per cercare di sfruttare questo tipo di opportunità.

Ad esempio, venerdì (27 novembre) scorso abbiamo organizzato un live show in collaborazione con Roc Nation durante il quale giovani artisti da tutto il mondo hanno potuto esibirsi ed intrattenere il pubblico connesso. Ebbene, il 50% del pubblico ha assistito all’evento tramite Tik Tok, una piattaforma che non esisteva anche solo due anni fa. L’esperienza live (la partita, ndr) rimane sicuramente fondamentale e centrale, ma oggigiorno ci sono tanti nuovi modi ed opportunità per interagire con il pubblico.

Ci può parlare del nuovo stadio e di come intende cambiare l’esperienza di una partita di calcio?

Quello dello stadio è un progetto davvero eccitante. Come detto in precedenza, l’esperienza della partita allo stadio è e rimarrà centrale e le persone continueranno a cercare l’interazione umana, il contatto con gli amici. Le esperienze digitali che ho citato in precedenza non sono in contrasto con la live experience, anzi, cercano di esaltarla e migliorarla. Gli utenti cercano sempre più un’esperienza nuova, diversa, personalizzabile, al contrario di quella che ottengono di solito, sempre uguale e valida per tutti. Milano merita il miglior stadio al mondo e noi glielo daremo.

Recentemente Lei ha parlato di 70 Milioni di euro di gap nelle casse del calcio italiano. Quanto è importante riuscire a recuperare questo ammontare di ricavi, per il calcio italiano?

Beh, 70 Milioni all’anno sono una somma davvero importante, ma, in realtà, non è solo quello il problema. La passione per il calcio, il sentimento di appartenenza ed il livello di interazione con i contenuti che il calcio genera, sono molto più importanti. Avere le strutture ed i mezzi per catturare tutto ciò ed offrire quello che i tifosi chiedono è fondamentale per riuscire a mantenere quella stessa passione ed impegno da parte dei tifosi.

Dal punto di vista politico e di leadership nel mondo del calcio, in che modo il Milan sta gestendo tutte le difficoltà di questo 2020?

Nel mondo del calcio manca una vera e propria leadership universale, nel senso che ci sono vari organismi con varie sfere di influenza, e poi ci sono i club, che sono la vera anima commerciale del calcio. Da parte nostra, stiamo facendo di tutto per far si che il Milan sia presente in tutte le discussioni importanti, sia con la UEFA, la FIFA, la Lega, ecc. È fondamentale essere una parte attiva di questo tipo di discussioni importanti. Per nostra fortuna, abbiamo già un’influenza notevole, dato che la parola “Milan” ha un significato molto importante nel mondo del calcio e vogliamo continuare ad usare la nostra influenza e la nostra posizione privilegiata per cogliere le opportunità che ho citato prima.

Club come il Milan o il Liverpool, che non vinceva da tempo prima di sue stagioni fa, hanno dalla loro la storia. Ma quanto è convinto che il brand Milan possa tornare ai fasti di un tempo?

Ne sono assolutamente sicuro. Nomi come quelli che ha fatto Lei non scompaiono. Noi abbiamo un progetto speciale, con una squadra giovane, la più giovane tra i cinque principali campionati europei, che sta facendo un calcio bello da vedere. Sono convinto che, una volta provveduto a fornire questo club con le giuste condizioni per far bene, il Milan volerà.

Angelo Di Lascio

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