Gazidis – Ivan Gazidis è stato ospite in diretta sul canale Twitch del Milan e ha risposto ad alcune domande dei tifosi. Di seguito riportate le sue dichiarazioni:
Sto bene, è bello essere di nuovo a Milano. Qui mi sento a casa. Questo recupero richiede un po’ di tempo, ma continuo a lavorare da casa, assieme ai miei colleghi, per spingere avanti il Milan. Non passerà tanto tempo per il mio ritorno. Sono come Ibra: impaziente. Ma devo aspettare il parere dei medici, anche se non voglio. Presto tornerò a Milanello, al Vismara, a Casa Milan e certamente a San Siro.
Sulla partita contro il Porto
La squadra è sempre in crescita, migliora di continuo. Quello che mi dà orgoglio è l’unità, lo spirito e la voglia dei nostri ragazzi; stanno giocando con coraggio il nostro modo di giocare, offensivo, moderno, reagendo sempre alle difficoltà, senza alibi. Sempre. Tutto ciò mi rende orgoglioso.
Sul Derby di Milano
Sfortunatamente vedrò la partita in TV. Mio figlio è qui con 10 amici dagli Stati Uniti per la partita. Mi dispiace non poter essere a San Siro. Sono questi i momenti per i quali giochiamo. Ho una richiesta per i tifosi: vorrei chiedere ai tifosi di tenermi un posto in curva vicino a voi, voglio tifare con voi anche se non sarò lì fisicamente. Il mio cuore sarà seduto con voi a San Siro domenica: veramente.
Sull’affetto dei tifosi
Grazie, vorrei dirlo veramente a tutti. Non ho parole. Non parlo da dirigente, ma con il cuore: sono emozionato. Ho sentito sempre l’affetto dei tifosi: è come un vento che mi ha spinto avanti. Nella vita e nei momenti di difficoltà queste cose sono importanti. Non lo dimenticherò mai. Ora capisco cosa significa la famiglia Milan: è un club speciale nel mondo, nel calcio, ma soprattutto nel cuore. Si è visto anche nel passato: i giocatori hanno sempre avuto un sentimento speciale per questo club, nonostante avessero giocato per altre squadre in carriera. La mia ambizione è semplicemente essere uno di voi della Curva, essere un tifoso del Milan.
Sul lavoro societario
È un lavoro di squadra, ci sono molte persone che ci lavorano. Quando sono arrivato al Milan ho detto che il mio obiettivo era avere un club ai vertici del calcio italiano ed europeo, che giocasse con uno stile divertente e progressista, con stabilità finanziaria e con il nuovo stadio più bello del mondo. Tre anni fa c’erano molte cose da fare: non abbiamo ancora finito, ma ora tutti possiamo vedere che stiamo sulla strada giusta. Giorno dopo giorno, passo dopo passo siamo più vicini al nostro obiettivo. Insieme, perché se non siamo insieme non è possibile. Un club non è un semplice agente, è un’istituzione sociale, è una comunità di persone che sta insieme per ragioni di sentimento, di cuore. E questo deve essere compreso per avere un grande club: i sentimenti sono più importanti di tutto. Insieme tutto è possibile.
Sul suo ritorno a San Siro
Sono ottimista e un po’ arrabbiato con i medici, ma ci rivedremo presto.
photocredits: AC Milan
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