Termina la settimana europea delle due milanesi: come ne escono Milan e Inter prima di rituffarsi sul campionato? Risponde Luigi Garlando di Gazzetta
Sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando questa mattina scrive un editoriale sulle differenze tra Milan e Inter. In particolare, non si sofferma solo sulla prossima giornata di Serie A, ma anche su un discorso più generale: il gol. Quello che i rossoneri non hanno trovato ieri a Dortmund e che, invece, per “il miglior attacco del campionato”, è più facile trovare. Di seguito, le parole del giornalista di Gazzetta.

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Milan, ancora rimpianti…
Garlando comincia così:
“Come rientrano le milanesi in campionato? Più sorridente l’Inter, forte del poderoso secondo tempo con il Benfica e del primo posto nel girone. Il Milan si ritrova di nuovo a rimpiangere le occasioni sprecate, come con il Newcastle. Zero gol dopo 180’ zeppi di tiri sono imperdonabili. Ha ragione Leao: «In Champions, se non segni, paghi». La vittoria del Newcastle complica ulteriormente il quadro. Però il Diavolo torna in campionato anche con tante cose utili. Ha giocato una buona partita, meritava i 3 punti. Ha dimostrato personalità, non ha tremato sotto il Muro Giallo: un crash-test confortante per una squadra giovane. La difesa che ha preso 5 gol nel derby ne ha subito solo uno nelle successive 5 partite.
La conferma di una solidità ritrovata, anche senza una pedina importante come Loftus-Cheek. Pioli ha sperimentato la regia di Reijnders e poi quella di Adli. Musah ha garantito dinamismo, lotta e copertura. Leao, a tratti, è stato devastante, ha fatto di tutto per far dimenticare lo sciagurato tacco contro il Newcastle e invece da ieri quel gol sbagliato per leggerezza pesa ancora un po’ di più. Come pesano i troppi gol sbagliati nel secondo tempo a Dortmund, per egoismo (Pulisic), scelte sbagliate o mancanza di cattiveria. Il Milan che si rituffa in campionato deve risolvere assolutamente il problema del gol. Giroud non segna dal primo settembre. Okafor, che ne ha segnati un paio nelle ultime due giornate di campionato, ieri non è riuscito a metterci una pezza. Per contendere lo scudetto al miglior attacco del campionato, quello nerazzurro, bisogna fare gol”.
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L’Inter, “la più temuta”
Infine, chiude:
“L’Inter rientra in campionato più temuta di prima. Il secondo tempo con il Benfica, con la grandinata dei 16 tiri verso la porta, è stato una dimostrazione di forza che la concorrenza da scudetto avrà raccolto senz’altro. L’intensità con cui i nerazzurri hanno alimentato l’azione, ondata dopo ondata, schiantando i portoghesi, ha ricordato la potenza atletica di cui dispone la squadra di Inzaghi. Ma ancora più significativa è stata l’esibizione di maturità tattica. Nel primo tempo, l’Inter ha dato la sensazione di controllare la partita, senza esporsi a rischi, in attesa del momento buono per colpire.
Come nel derby vinto 5-1 concedendo il 60% di possesso al Milan, martedì non si è preoccupata di lasciare il pallone agli avversari. È una dimostrazione di forza anche saper governare senza possesso, sentirsi padroni della situazione anche senza avere il giocattolo tra i piedi”.
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