Luigi Garlando a RR: “In Adrenalina esce l’Ibra uomo, e sul futuro…”

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Garlando – Luigi Garlando è stato ospite nella puntata odierna di Radio Rossonera Talk. L’autore del libro “Adrenalina” di Zlatan Ibrahimovic ha affrontato tanti temi, tra l’attualità rossonera e naturalmente il libro sul campione svedese. Di seguito riportate le sue dichiarazioni:

Su Udinese-Milan e sul momento dei rossoneri

Le assenze sono determinanti, anche se Pioli ha presentato in questi anni forse il miglior gioco del campionato. Quando gli mancano certi interpreti poi però è difficile metterlo in pratica. La coppia di centrocampisti non è intercambiabile. Tonali e Kessié non possono essere sostituiti da questo Bennacer e Bakayoko. Anche il Napoli ha pagato, ma il Milan è un po’ meno attrezzato e maschera un po’ di meno. Il Milan sta mancando anche dal punto di vista della rotazione.

Su come ripartire in Milan-Napoli

Ripartirei dai titolari, anche per questo Pioli non è da condannare per le scelte. Se vieni da tre partite e poi hai il Napoli il turnover ci può stare. Adesso con il Napoli ripartirei da Kessié-Tonali, poi non so se sia recuperabile qualcuno. Poi ripartirei dall’entusiasmo e da un Theo che dovrebbe trascinare anche se sta facendo dei sacrifici e delle cure per essere in campo. È un momento di tempesta, in cui bisogna sopravvivere come si può e fare punti. Giocatori come Rebic e Leao sono fondamentali perché ti danno strappo, velocità, si avvicinano a Ibra. Poi il mercato qualcosina deve dare.

Sul nuovo libro e il cambiamento di Ibra

La cosa che mi ha colpito di più è questo bisogno di aiutare i giovani. Lui dice chiaramente che ciò che doveva dimostrare lo ha dimostrato. Quello che gli interessa è far crescere i giovani e questa è una dimensione nuova. Anche il fatto di cercare l’affetto non solo dei milanisti ma di tutti gli italiani. La partecipazione a Sanremo in questo senso è stata emblematica. Per tanti particolari, anche da come parla degli arbitri e di come ora vorrebbe aiutarli. Poi resta Ibra. Anche Sarri che ha parlato con lui dopo l’episodio con Saelemaekers. Come se Ibra fosse uno sceriffo. È una figura nuova anche se resta lo stesso di sempre.

Alcuni non vedono l’ora di smettere, lui invece ogni giorno che passa ha più paura. Nel libro dice “chi mi darà la stessa adrenalina che mi da oggi Chiellini?”. Nel libro poi fa capire un po’ cosa voglia fare dopo. Scherzosamente in estate ha detto al presidente del PSG di voler sostituire Leonardo per sistemare la squadra. In Francia ha fatto molto scalpore e Leonardo non l’ha presa benissimo.

Sul Milan senza Ibra

Non so se il Milan abbia paura che Ibra smetta. È vero che questo Milan è stato rimesso in piedi da Ibra e Pioli, ma è anche vero che Ibra ti condiziona anche per il futuro. Credo che il Milan si stia facendo questa domanda, perché vorrebbe dire non acquistare un attaccante di primissimo livello. Non credo che Ibra accetti un ruolo di secondo piano. I prossimi mesi saranno decisivi, lui non ha grande fretta.

Sulla differenza di questo libro rispetto agli altri

È soprattutto curioso. Io l’ho pensato per smarcarmi dal resto. In Io, Ibra ha raccontato cronologicamente la sua vita calcistica fino al 2012. Io ho scelto la chiave del fare un libro a temi. Cosa pensa lui su temi quali la libertà, l’amore, il dolore, la morte. Ho fatto dei capitoli radunando i pensieri sullo stesso argomento. Credo che un lettore trovi queste cose che altrove non può trovare. Si parla più dell’uomo rispetto al calciatore, nel resto viene fuori più il calciatore. Potete scoprire un uomo che nemmeno io conoscevo. Racconta per la prima volta nei dettagli di come ha vissuto la morte del fratello giovane.

Guarda QUI la puntata integrale di Radio Rossonera Talk dove Luigi Garlando è stato ospite

Leggi QUI le parole di Ricky Buscaglia ai nostri microfoni

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