Interviste – E’ una lunga settimana per i tifosi del Milan. Quella che precede la sfida contro il Sassuolo è l’ultima del campionato ma, evidentemente, si tratta di quella decisiva.

Dal post vittoria con l’Atalanta diverse personalità dello sport e non si sono espresse su come vorrebbero finisse questa stagione. Anche in base alla propria fede calcistica, giustamente. E’ questo il caso anche di Alessandro Robecchi, noto autore di romanzi gialli, che alla Gazzetta dello Sport ha disegnato il proprio finale di Serie A ideale.
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Lo scrittore interista ha dichiarato: “Un buon finale sarebbe una papera clamorosa di Maignan all’89’, sull’1-1. Purtroppo non sempre i romanzi neri hanno un bel finale, anzi sempre meno. Può anche succedere che vincano i cattivi, specie se non sono favoriti“. Poi prosegue, sempre facendo riferimento alla sua predisposizione alla stesura di racconti: “Il colpevole? Mi piacerebbe pensare a una trama in cui il colpevole non è quello indicato da tutti. Probabilmente cercherei di scagionare Radu, che è accusato da tutti. Però, i video delle telecamere di sicurezza lo incastrano e non ha un alibi per quel giorno e quell’ora”.
Gli viene poi chiesto se sarebbe favorevole ad una doppia festa milanese, in ogni caso: “Se si intende meglio Milano di Torino sono d’accordo, andrebbero bene anche Oslo e Bratislava nel caso. Ma nessuna doppia festa e nessun consociativismo. Chi vince festeggia, chi non vince non festeggia e si mangia il fegato, subendo le prese in giro. Oppure disertano il bar due mesi. Se festeggiano tutti, il calcio non serve”.
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