Nella vigilia della sua millesima partita da professionista, l’ex portiere di Milan e Napoli Pepe Reina ha parlato della sua carriera e dell’esperienza in Italia in una lunga intervista concessa al quotidiano di informazione sportiva spagnolo Marca.

L’ex Milan Pepe Reina sulla partita numero 1000 in carriera
«Una cosa che mi rende molto felice. Sono emozionato: la barriera dei 1.000 sembrava quasi impossibile da superare, invece ce l’ho fatta. Non ho entusiasmo, di più. Prima pensavo di avere tante partite davanti. Adesso assaporo ogni cosa, ogni trionfo, ogni momento bello e, perché no, anche quello brutto, perché la fine è dietro l’angolo».
Reina sul suo futuro da allenatore
«Sì, ho ancora tredici anni per prepararmi, per imparare dai migliori, con l’obiettivo di essere un allenatore e avere un’opportunità un giorno. Verrà il momento in cui mi siederò e analizzerò ognuno di quelli che ho avuto la fortuna di incontrare e farò una specie di schema di ciò che tengo da ognuno. Il meglio e il peggio di ognuno di loro: lo analizzerò, lo taglierò a pezzi e ne conserverò il meglio. Questa è una specie di filosofia che mi piacerebbe avere. Sempre con una solida base di quello che intendo come il mio calcio e che voglio rilanciare. Mi piacerebbe avere empatia e arrivare ai giocatori come ha fatto Gattuso a livello umano. Per me è stato il numero uno. Il tema del coaching richiede una dedizione diversa, devi spendere tante ore, devi saper comunicare, saper gestire, saper capire, prepararti, avere uno staff importante… credo sia molto più facile lavorare sui media commentando le partite che è quello che ci piace e quello che sappiamo fare, che gestire un intero spogliatoio con tutto quello che comporta essere un allenatore. È una professione più complicata del commentare».
L’ex Milan Pepe Reina sullo scudetto vinto dal Napoli
«Con grande gioia. Peccato che non lo abbiamo potuto vincere noi, perché avrebbe significato la vittoria più importante della nostra carriera, visto che vincere un campionato a Napoli è diverso dal vincerlo in qualsiasi altra parte del mondo. Mi congratulo con loro e spero che non ne arrivi un altro tra altri 30 anni. Mi sarebbe piaciuto viverlo. Abbiamo vissuto una Coppa in modo incredibile… ed è stata solo una Coppa! Immagina cosa significa un campionato. È un peccato che non sia accaduto quando c’ero io».
Sulla finale di Champions League: tra Guardiola e il suo ex allenatore Simone Inzaghi
«Che vinca il migliore. Con Pep c’è un certo affetto e ammirazione e vorrei che vincesse, ma con Simone Inzaghi ho fatto un anno bellissimo alla Lazio, con tutta la sua squadra. Che vinca il migliore, quello che se lo merita di più e che si possa fare una bella partita di calcio».
Segui la nostra pagina Facebook per non perderti nulla di quello che succede nel mondo Milan!
Scarica QUI la nostra app per dispositivi Android. Rimani sempre aggiornato sulla tua squadra del cuore!
Scarica QUI la nostra app per dispositivi IOS. Rimani sempre aggiornato sulla tua squadra del cuore!