Intervenuta in esclusiva ai microfoni di Radio Rossonera durante Lunch Press, la giornalista DAZN Federica Zille ha parlato di vari temi legati a Napoli-Milan, che ha potuto seguire da bordo campo.

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SU MALDINI VS SPALLETTI: “Diverbio poi chiarito da Spalletti nel post partita. Lui si stava lamentando con l’arbitro per un giallo a Lobotka. Maldini stava passando e, forse pensando si stesse rivolgendo a Leao che era lì nei pressi, è intervenuto con una frase che poi è stata intercettata. È stata presa come un sintomo di tensione. Da lì è nato poi anche il nervosismo di Spalletti. La partita vale per tutti, per Madini che gli risponde in quel modo e per Spalletti che sta perdendo male quella partita. All’inizio sembrava che Spalletti se a fosse presa per l’esultanza di Leao, ma non è assolutamente così. Leao non ce l’aveva assolutamente con i tifosi del Napoli. Si riferiva a dei commenti di noi addetti ai lavori, giornalistai, critici e opinionisti, che hanno commentato le sue ultime prestazioni. È stato frainteso il motivo di quell’esultanza e a chi era indirizzata”.
SULLA CHAMPIONS: “I rapporti di forza per me non cambiano. Per la continuità dimostrata in campionato continuo a vedere favorito il Napoli. A livello psicologico, invece, ci sarà una cautela diversa, una forza diversa, anche una fiducia da parte del Milan. Credo che sarà più chiusa e tesa rispetto a quello che sarebbe stato con un risultato meno plateale, meno rotondo. Magari ci sarà meno spettacolo proprio per questo motivo. Io mi immagino che a livello psicologico sarà un po’ più tesa e calcolata quella doppia sfida. Ultima cosa: negli ultimi 6 scontri tra Napoli e Milan ha sempre vinto la squadra in trasferta. Quindi anche questo aspetto del fattore campo non è scontato sia determinante”.
SU TONALI E IL CENTROCAMPO: “Sai cosa mi ha colpito? Pioli a un certo punto lo ha chiamato da parte e gli ha detto: ben l’aggressività, bene che esci sul portatore di palla del Napoli, però, se il portatore di palla è Rrahmani non andare fin là, stai un po’ più basso. La cosa bella di Tonali per il tifoso, ma da controllare per un allenatore, è la sua generosità, inizia a correre in ogni zona del campo. Io però voglio sottolineare anche la partita di Krunic. Lui era preso tra due fuochi sulla destra, tra Zielinski e Kvaratskhelia. Pioli continuava a dirgli di stare attento. Lui doveva aiutare Calabria su Kvara ma non poteva ignorare il polacco. È stato messo in una zona strategica e ha fatto una partita molto intelligente e molto curata nei dettagli”.
SU PIOLI: “Ha vinto una battaglia, ma la guerra è una cosa a lungo termine. Il distacco in campionato resta enorme. Ieri Pioli si è preso questa soddisfazione da stratega, da motivatore. È stata la vittoria dell’orgoglio dei Campioni d’Italia, che avranno lo Scudetto sul petto per ancora qualche settimana. Champions? Il Milan per me ha una grande chance. È finito in una zona di tabellone non impossibile. Mi è piaciuto molto Pioli quando ha detto che la stagione può diventare positiva centrando un posto tra le prime 4, ma anche gloriosa. Lui non si preclude quella possibilità. Se non sogni e non sei ambizioso non vai da nessuna parte, forse solo i pazzi arrvano tanto in alto”.
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