Ospite a Radio Rossonera durante il nostro appuntamento con Lunch Press, il giornalista di DAZN Tommaso Turci ha parlato con noi delle tre sfide con il Napoli e di Milan-Empoli di venerdì.
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Pioli ha incartato Spalletti domenica? “In un certo senso sì. Sicuramente ci sono state tante cose positive, però per come era messo in campo il Milan l’effetto dell’allenatore si è sentito eccome. Io penso che in questa partita il Milan avesse tanti giocatori al di sopra di tante prestazioni viste nell’ultimo periodo. Quando tanti giocatori rendono molto meglio e riescono a proporre qualcosa che prima non avevano proposto, anche contro squadre forti come il Napoli viene fuori una prestazione clamorosa. Il Milan ha fatto vedere ciò di cui è capace, ha giocatori forti e con ampi margini di miglioramento. Manca continuità, ma se ci sono giocatori che riescono a trovarla diventa una squadra tra le più forti, non solo in Italia ma in Europa. E la prestazione di domenica sera ne è una palese dimostrazione”.
Quanti rimpianti ha il Milan? “Bisogna anche analizzare la stagione nel complesso: a ciò che hai passato e a determinate prestazioni, come col Sassuolo. Comunque il Milan già a inizio stagione non era brillante come l’ultima. È vero che stai portando dalla tua parte questo finale di annata in termini di motivazioni e crescita dei singoli. Però credo non si possa guardare a questa prestazione e pensare che ti debbano venir fuori dei rimpianti… Se pensiamo ai giocatori arrivati in estate, è difficile pensare che la squadra sia cresciuta rispetto all’anno scorso. Quelli che dovevano farti alzare ulteriormente il livello non l’hanno fatto. Questa prestazione contro il Napoli però ti fa capire che questo finale di stagione può comunque essere veramente sorprendente. Venerdì c’è una partita che è importante il giusto, ma poi c’è la Champions League. Inutile che ci raccontiamo che la testa è alla sfida con l’Empoli, perché mercoledì sarà un’altra roba”.
Sono cambiati i rapporti di forza alla luce di quest’ultima partita? Turci la vede così: “Non lo so, ma so che sarà una partita completamente diversa rispetto a quanto visto in campionato. Bisogna anche guardare la classifica, perché il Napoli il campionato l’ha comunque vinto da due mesi. Una squadra doveva dimostrare di meritarsi la vittoria di questa Serie A e una deve andare in Champions League… Secondo me anche per il fatto che si gioca nei 180′ mi aspetto qualcosa di diverso. Il Napoli in questa stagione ha sbagliato poche partite. Favorito? Io ne sono convinto. Poi la storia conta e lo spessore del Milan in Europa è diverso. Fossi il Napoli in Champions non vorrei mai affrontare il Milan”.
Cosa cambierà il Napoli? “La partita di domenica sera è un campanello d’allarme per la squadra di Spalletti, perché comunque affronti due volte una squadra che ti ha battuto per 0-4 in casa. Dovranno cambiare sicuramente dal punto di vista mentale l’approccio alla gara, per questo penso sarà un’altra partita mercoledì. Poi il Milan ha fatto vedere di potersela giocare: ce l’ha fatto vedere domenica. Anzi, può arrivare fino in fondo a questo punto…”.
Infine, a Turci chiediamo quanto merito ci sia nel ritorno al 4-2-3-1 e nel centrocampo, di fatto, a tre: “Noi non sappiamo un sacco di cose e molte volte fatichiamo a capire determinati tipi di scelte. Ci sono uno staff e un allenatore che hanno dimostrato di essere molto competenti. Capiscono le dinamiche e quando è giusto schierare un certo tipo di sistema. La gente a inizio anno diceva: ‘Perché non gioca Thiaw?’, evidentemente non era pronto per determinate dinamiche di squadra. Poi entra, gioca ed è uno dei migliori nella doppia sfida con il Tottenham. Secondo me noi dobbiamo anche guardare con occhio critico quello che succede in partita, ma anche pensare che le scelte sono fatte in seguito a un lavoro in settimana. Parlare col senno di poi è troppo semplice: il Milan ha fatto vedere che non ha una soluzione unica, a differenza dell’Inter per esempio. I nerazzurri faticano ad avere alternative, hanno un sistema e un gioco”.
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