
Nel consueto appuntamento con Lunch Press di Radio Rossonera è intervenuto Tommaso Turci che ha detto la sua sullo scudetto e sul rendimento del Milan nelle ultime settimane. Queste le sue parole
Sull’attacco: “Gli episodi non aiutano e potrebbe subentrare un problema psicologico perché quando hai qualche occasione non sei più brillante e perché ci sono giocatori che non stanno rendendo quanto dovrebbero. Io penso che si guardi troppo il bicchiere mezzo vuoto quando si parla del Milan considerando che sta continuando a raccogliere risultati positivi, che il gol non lo prende quasi mai. Sulla trequarti manca qualità e così il Milan non è la favorita per vincere lo scudetto.”
I risultati hanno cambiato gli equilibri: “Ogni settimana cambiano le aspettative, le idee, le opinioni su questo campionato. L’Inter per me rimane la favorita e lo dicevo anche quando era nel periodo di difficoltà. Il Milan ha sbagliato i match point secondo me…”
Sui match contro le piccole: “L’Inter ha avuto il suo momento complicato ma la vittoria con la Juve lo ha rilanciato. Anche loro hanno sbagliato contro le medio-piccole, però non pensate che la partita contro lo Spezia sia una passeggiata per i neroazzurri.”
Sul rendimento dell’attacco: “Domenica mancavano le alternative in panchina. Quando arrivi ad un certo momento non sai come cambiare la partita. Manca qualcuno sulla trequarti perché arrivano pochi gol. Brahim Diaz ha fallito la sua occasione. Messias è al primo anno in una grande squadra e non puoi chiedergli di toglierti le castagne dal fuoco. In panchina non hai un alternativa a Giroud. Manca brillantezza.”
Diaz è da Milan?: “Difficile dirlo. Ha avuto tante possibilità quest’anno ma non le ha sfruttate. Ad inizio stagione stava bene, poi ha avuto il Covid e qualcosa è cambiato, se sei un trequartista devi avere più gol e più assist nelle gambe per essere determinante.”
Su Origi: “Io credo che come stanno lavorando Maldini e la dirigenza del Milan non sta lavorando nessuno in Italia. È un giocatore molto fisico e molto adatto al gioco italiano. Non mi aspetto un giocatore che troverà tanti gol, ma può farti un gran lavoro davanti. Dipende se avrà continuità, io non sono convinto che sarà titolare. Chi arriva dalla Premier ha una marcia in più, è un calcio diverso e non tutti si adattano alla Serie A.
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