Nuovo appuntamento oggi con Filo Rossonero. Carlo Pellegatti ha risposto ad altre 3 domande da parte dei tifosi del Milan. Gli argomenti odierni sono il futuro di Ibrahimovic, il sostituto di Kessié e il nuovo stadio.

Se il Milan dovesse vincere lo scudetto, Ibrahimovic potrebbe restare con un altro ruolo? “Ricordiamo le sue parole: provo panico all’idea di smettere, parole chiave. E’ un messaggio al Milan, vuole rimanere. Se la Svezia si qualificherà al mondiale aumentano in maniera esponenziale le possibilità che trovino l’accordo per il rinnovo. Il Milan ha sempre detto che i prossimi attaccanti saranno Giroud, il nuovo attaccante e Ibra ne parliamo con lui. Non dimentichiamoci che, senza rigori, è il capocannoniere del Milan. E’ ancora un giocatore di grandissima valenza. Qualcuno dice che potrebbe firmare un contratto da giocatore/manager con dei bonus legati a presenze o gol. Io non so se questo potrebbe andare bene a lui stesso. In ogni caso, secondo me c’è la volontà comune di continuare da giocatore, ovviamente fisico permettendo”.
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La seconda domanda riguarda il mercato: cosa si farà per sostituire Kessié? “Un po’ di potenza a centrocampo serve. Perché Pobega e Tonali sono già ‘fisicati’, ma Adli e gli altri centrocampisti sono più longilinei. Oggi quando vai in Europa serve fisicità. Quando a Salerno entra Kessié la partita cambia su questo piano, la noti la sua presenza. Le parole dell’estate scorsa? Ci siamo indignati, ma adesso mi faccia vincere queste ultime partite. Spero che in caso di bel risultato ci sia alla fine un grande applauso per lui. Sono sciocchi i fischi per lui, è stato determinante e ci ha aiutato a stare in alto. Ha scelto di cambiare, la vita è questa: troveremo un altro. Non so di che tipologia, però un po’ di fisicità serve. Renato Sanches? Ha un bel fisico e sarebbe proprio un bel 10, anche se un numero dieci più magrolino lo avrei in mente… Ma non me lo regalano”.
L’ultima domanda riprende la questione nuovo stadio: quanto sei fiducioso che la cosa si risolva nel breve periodo? “Fiducioso nel breve: zero. Deve esserci il dibattito pubblico, bisogna cambiare alcuni elementi prima con un costo di 10 milioni e con tempi lunghi. Sono preoccupato e non escludo che Milan e Inter comincino a guardarsi intorno, altrimenti sembra la tela di Penelope. La proprietà è chiara: vogliamo prendere Haaland e Kane? Ci servono i 100 milioni di euro annui dello stadio. Altrimenti il gap con le squadre di vertice è difficile da colmare”.
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