Ultimo appuntamento con Filo Rossonero prima della semifinale di andata contro l’Inter. Con Carlo Pellegatti, ovviamente, oggi puntata orientata all’Euroderby di Champions League: l’infortunio di Leao, forza e debolezza delle due squadre e non solo.
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Esordisce così da Milanello: “L’allenamento di oggi dovrebbe aver confermato le intenzioni di Pioli di giocare con gli undici stabiliti e ipotizzati. C’è sempre, ovviamente, questa possibilità che sapremo domattina legata a Leao. Il Milan si troverà in albergo, mentre lui starà qui. Dopo il test il medico parlerà con lo staff tecnico e si deciderà in base alle condizioni: o andrà a casa oppure raggiungerà la squadra in albergo. Io non ipotizzo nulla, perché non si sa come stia ma è due giorni che non sente nulla, ma non credo, ed è una mia ipotesi, che vada in panchina. Se va in ritiro, gioca. Altrimenti va a casa. Non è un problema di un giocatore che non gioca da due mesi, ma che sta benissimo sul piano del rendimento”.
Su Leao, prosegue: “Quando si è fatto male, sabato sera eravamo tutti più negativi sul fatto che potesse esserci. Il fatto che domani effettui l’ultimo test intanto ci dice che per la partita di ritorno c’è. Tutti hanno sparato che torna tra un mese, e invece ci sarà. Magari anche un pezzetto di partita con lo Spezia…
È stato importante vederlo oggi – spiega Pellegatti – perché quando un giocatore non rimane negli spogliatoi a far le cure ma comincia a corricchiare, allora è già una fase avanzata per il suo ritorno. Ma non dobbiamo fermarci a Leao, il Milan gioca con gli altri undici: il Milan ha vinto e perso con Leao. L’Inter non è che abbia il terzino scarso dalla parte di Leao o altro, bisogna ben contrastarla in attacco perché ha un attacco molto forte. Bisogna sfruttare la difesa, che però sta comunque reggendo bene come a Porto e a Lisbona. L’importante è che il Milan offra la prestazione di sabato con la Lazio, il resto viene da solo”.
Cosa temi più dell’Inter? “A me fa paura l’attacco, soprattutto Lautaro e Lukaku che sono due giocatori importanti. Poi, soprattutto, come nei derby precedenti, le incursioni di Dumfries e Dimarco”.
Quali sono punti deboli e di forza del Milan? “Direi la squadra, in questo senso: quando non giocano, veramente nessuno li salva. Se avessi la certezza di avere atteggiamento, forza e attenzione viste contro il Tottenham e contro il Napoli allora sarei molto tranquillo. Non li ho sempre visti così, e in quel caso si può far fatica con tutti. Il mio terrore è di vederli condizionati, di vedere una squadra troppo indietro, spaventata. Voglio vedere il Milan solito, come nelle ultime 4 di Champions League. Non riesco a immaginare se una delle squadre parte a 200 all’ora, non credo. Però l’Inter vorrà mettere un po’ in soggezione il Milan. Se i rossoneri reagiranno bene, allora li metteranno in soggezione. A me interessa la prestazione, come con Atalanta o Napoli”.
Poi, Pellegatti continua su questo tema: “Non dimentichiamo che anche nel derby d’andata erano andati in vantaggio con Brozovic. È un periodo che non riusciamo mai ad andare avanti con l’Inter, sarebbe importante. Attaccare dall’inizio vorrebbe dire togliergli un po’ di certezze”.
In conferenza si è visto un Giroud molto carico… Pellegatti specifica: “Io direi più sornione…”.
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