il 16/01/2023 alle 21:35

ESCLUSIVA – Pellegatti: “Le due notti a Milanello sono un segno”

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Primo appuntamento della settimana con Filo Rossonero e Carlo Pellegatti. Qui tutte le sue risposte alle domande di oggi dei tifosi.

Pellegatti esclusiva

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Come ti spieghi l’approccio del Milan a Lecce? “È una domanda legittima ma è abbastanza inspiegabile. Secondo me anche con la Salernitana all’inizio gli avversari si erano fatti intraprendenti. Poi però le cose si sono presto sistemate. Quel gol all’inizio ha dato ulteriore carica al Lecce e messo in difficoltà il Milan con tutti i suoi uomini. Non credo sia questione di fame o di testa. Però se non le avessi, non faresti quella reazione del secondo tempo. Faresti come a Cremona, giocando una partita molle. Invece i rossoneri hanno avuto una bella reazione, peccato che si siano fermati dopo il 2-2. È una squadra che va a 200 all’ora da ormai due anni e mezzo e può essere sia un periodo di difficoltà. Anche perché giocano sempre gli stessi, adesso speriamo che con il rientro dei giocatori che sono rimasti fuori si possa dare un po’ di alternativa e ritrovare brillantezza. L’eliminazione col Torino non mi interessa, altre milioni di squadre sono state eliminate in Coppa Italia, quando c’erano Sacchi, Capello o Ancelotti. Sul piano della prestazione, invece, sono fiducioso che si possa tornare a una prestazione da Milan. Ci saranno da verificare le prove del nove con Lazio, Sassuolo, eccetera”. 

Poi, continua: “Nelle tre partite di campionato del 2023 il Milan ha giocato male 210 minuti su 300. Speriamo si ritorni alla prestazione”.

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I rossoneri hanno già la pancia piena dopo uno Scudetto? “Io penso di no, ma hanno la testa piena. I giocatori non sono di immensa classe da permettersi di stare in mezzo al campo a far correre l’avversario. Giocano di buon braccio, per usare un termine tennistico. Devono però correre molto ed essere sempre molto concentrati, come tennisti. Il Milan, secondo me, sta un po’ pagando questi due anni e mezzo intensi. Anche se pensiamo tutti che lo sia, ma non possiamo chiamarlo «ritiro punitivo», un indizio non bello sono le due notti a Milanello: secondo me sono un segno. Attenzione, io metto un Pioli, da quel che so, arrabbiato e furente dalla partita con il Lumezzane (amichevole a Milanello dell’8 dicembre, ndr). Questi segnali contro squadre non di nome sono un segno. Cose che fanno pensare, senza drammatizzare”.

Poi, su Theo Hernandez: “Secondo me non sta benissimo fisicamente. Non so cos’abbia, ma non era il solito Theo Hernandez. Può darsi sia solo stanchezza. Siamo stati molto sfortunati a perdere Ballo-Touré e Origi: sono loro due che avrebbero permesso a lui e Giroud di entrare più morbidi dopo il Mondiale. Theo sostituito all’intervallo? C’è qualcosa che non va… Non so se sia stanchezza o un problema fisico”.

Carlo Pellegatti dà la sua probabile formazione di mercoledì: “Kjaer potrebbe sostituire Kalulu: reggerebbe maggiormente lo scontro con Dzeko. Chiudo morbido, per così dire, dicendo che dobbiamo cominciare a prepararci a un derby a febbraio con Kessié e Calhanoglu avversari. È plausibile lo scambio con Brozovic. La notizia dello scambio Depay-Correa, invece, mi risulta una bufala”.

Come reputi questa cosa? “Fastidiosa. Va bene quel gesto nel derby, ma Calhanoglu quel che poteva dare al Milan l’ha dato. Kessié è un giocatore che ho sempre ammirato e difeso: mi dispiacerebbe. Magari non avverrà, ma incominciamo a prepararci”. 

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