Nel consueto appuntamento con Filo Rossonero, Carlo Pellegatti ha risposto a 3 nuove domande dei tifosi del Milan. I temi di oggi sono la gestione della tensione della settimana, il gol di Theo Hernandez e il possibile sostituto di Kessié.

Sulla gestione mentale della settimana: “Secondo voi c’era più ansia quando l’Inter aveva l’asterisco e il Milan avrebbe dovuto giocare con la Lazio, sapendo che un pareggio o una sconfitta avrebbero probabilmente voluto dire addio ai sogni di titolo, o adesso che il destino dipende solo da lui e può addirittura pareggiare la partita? Qui c’è un altro tipo di ansia, quella del traguardo, però il Milan delle ultime settimane ci ha confermato di giocare divertendosi e di divertire giocando. Chiaro che l’Inter non molla. In molti credevano e speravano nel passo falso ieri sera a Cagliari, figlio soprattutto dei 120 minuti di Coppa Italia. Invece è stata un Inter particolarmente tonica, come sempre nelle ultime settimane, dove secondo me ha sbagliato solo una partita e mezza: Bologna e magari il pareggio interno con la Fiorentina. Per il resto nell’ultimo mese e mezzo si è dimostrata una rivale che se non avesse trovato un grandissimo, enorme Milan, sarebbe probabilmente passata davanti. Qui ci sarà l’ansia di vedere il traguardo. Anche se in realtà quando l’Inter andrà in vantaggio con la Sampdoria, che loro quasi non considerano, non sarà una cosa che condiziona, dato che il Milan dà per scontato che loro vinceranno. Non è che dopo il loro gol noi saremo costretti a segnare, abbiamo due risultati e questo è molto importante”
Sul gol di Theo Hernandez: “Chiaro che come fuga e idea di gol ricorda quello di Weah. Dalla ripresa dall’alto, però, a me ha ricordato molto il gol di Kakà credo contro il Fenerbahce. Come ondeggiamento e come fuga mi ha ricordato quel gol, anche se lì ha incrociato con il destro”
Su Franck Kessié e su Renato Sanches: ” Il Sanches visto nella vittoria del Lille sul Milan dello scorso anno fu dirompente, proprio sul piano fisico. Penso quindi che possa sostituire Kessié. Sono contento che adesso, però, si inizi a rimpiangere Kessié; noi lo diciamo da tempo che bisognava onorarlo perché è un grande giocatore. Penso proprio (e spero) che Renato Sanches, se dovesse essere lui, possa dare l’apporto fisico di Kessié ma che possa dare ancora più estro alla manovra, allora sarebbe ancora un miglioramento. Tutte le preoccupazioni di mercato però verranno tenute per dopo la partita di domenica”