il 09/03/2022 alle 20:00

ESCLUSIVA – Pellegatti: “De Ketelaere e Lang non sono obiettivi. Chi a centrocampo sabato? Difficile rispondere”

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Carlo Pellegatti è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni durante il programma Filo Rossonero, la rubrica in cui i tifosi hanno la possibilità di porre tre domande al celebre giornalista. Tra i temi toccati, anche il calciomercato, con i nomi di De Ketelaere e Lang.

Carlo Pellegatti

Parte proprio rispondendo alle voci che li accostano al Milan: cosa c’è di vero? “L’unica verità è che c’è la caccia al nome. Sono nomi mai verificati e già vecchi. Non sono obiettivi, ho perso tempo a vedere questa mattina, me lo hanno riconfermato. Bisogna incominciare a fare la selezione tra quelli che sparano nomi e chi invece verifica, parla di ipotesi, suggestioni, scenari o notizie, come abbiamo fatto noi con Botman. De Ketelaere e Lang non sono obiettivi del Milan. Se i nomi tornano io verifico ancora, perché magari cambia qualcosa. Oggi non sono obiettivi, come un mese fa”.

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Sulla gara con l’Empoli: tra Tonali, Bennacer, Kessié e Diaz, chi resterà fuori sabato? “Oggi è una domanda difficile alla quale rispondere. A logica, un allenatore che ha ritrovato compattezza, quadratura e che in due partite non ha rischiato un tiro in porta penso riproporrà gli stessi. Magari essendo una partita in casa servirebbe l’imprevedibilità di Diaz, ma in questo momento alla potenza e alla fisicità di Kessié, alla visione di gioco di Bennacer e alla regia di Tonali è difficile rinunciare”.

L’ultima domanda è sul futuro: Pioli è il condottiero giusto per i prossimi anni? “Non sono un profeta, quindi non lo so. E’ l’allenatore giusto per questa fase storica del Milan con il fondo Elliott, con questi giocatori e dirigenti. Poi lo diranno i risultati, se continua a vincere rimane. Secondo me, se si resta sempre tra i primi 4 Pioli vince sempre. Bisogna però poi mettere i nomi nell’albo d’oro, ma lo diranno i risultati. Ancelotti diceva che dopo qualche anno i giocatori hanno meno stimoli e si abituano troppo allo stesso allenatore. Non è il tema di oggi, quindi non so. Dipenderà dalle vittorie e dal Milan, se sarà sempre competitivo o no”.

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