il 04/09/2023 alle 23:11

ESCLUSIVA, Pellegatti: “David, due non-convinzioni. Ma so che il Milan segue il mio idolo”

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Roma-Milan, rosa e calciomercato: così Pellegatti a Filo Rossonero

Intervenuto nel primo appuntamento settimanale di Filo Rossonero, al canale Youtube di Radio Rossonera Carlo Pellegatti parla della partita dell’Olimpico con un occhio al derby e anche del calciomercato del futuro del Milan.

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Roma-Milan: cosa ti è piaciuto in particolare e trovi qualche difetto a questo match?

“Mi è piaciuta la conferma delle cose belle ancora migliorate. L’avversario era di caratura superiore, non a livello tattico perché la Roma è stata deludente in questo senso, ma di singoli. E ho visto un progresso, un’idea e un gioco: la conferma che il Milan sarà competitivo fino alla fine della stagione. Dei giocatori che ancora non abbiamo visto, rimane l’incognita di quando e se arriveranno al livello degli altri titolari. È l’unica incognita. A proposito, vedete che Pioli spesso sceglie Pobega e non Musah: è molto attento, sa che è un giocatore che non gli regala incognite. Ci aspettano le famose 7 partite in 20 giorni… La partenza è stata formidabile e abbiamo già messo una bella pietra sul fatto di essere competitivi”.

Sul derby:

“Io lo dico sinceramente: lo affronto con molta più pressione, visti anche gli ultimi derby. Andasse bene sarei contento per 2-3 giorni, ma mi renderei conto che bisognerà poi ripetersi nelle partite successive. In caso di vittoria, però, diresti che anche qui siamo migliorati. Non tanto per i 3 punti”.

Vedi una lunghezza della rosa in tutti i reparti?

“Risposta intelligente: sul piano numerico sì. Potrebbe esserci l’incognita sul sostituto di Theo Hernandez, ma se faccio una partita con Pellegrino o uno tra Florenzi e Calabria a sinistra non succede niente. Lì potrebbe esserci una piccola incognita, ma abbiamo 5 difensori centrali, tre terzini destri, perché conto Kalulu. Poi, a centrocampo abbiamo Adli, Pobega e Musah oltre ai titolari. E non c’è Bennacer. In attacco la riserva Okafor, Giroud, Jovic, a destra Pulisic, Chukwueze e Romero e a sinistra Leao. Secondo me, di partenza, Okafor mi dà più sicurezza di Rebic, Chukwueze più qualità di Messias e Saelemaekers e ho pure Pulisic. Ci dava più garanzie Taremi, però abbiamo Jovic”.

Parlando di mercato, ci sono davvero contatti in corso per David?

“Allora, vorrei informarmi personalmente. Non perché non mi fidi, ma per libidine vorrei lo dicessero anche a me. Perché non mi convincono due cose di questo giocatore. Una è l’altezza, 1,75. Che il prossimo centravanti del Milan in questo calcio che deve sostituirmi eventualmente Giroud abbia caratteristiche totalmente diverse come Okafor, ecco, mi lascia perplesso. E poi, d’accordo che scade nel 2025, ma un calciatore valutato 50-60 milioni di euro te lo diano a 20”.

Poi, continua:

“Invece, so che il Milan seguirà e lo sta già seguendo, fidati, il mio idolo Terem Moffi. 1,88, pagato 25 milioni e il Nizza è un negozio in cui si può discutere. Lì ti do per certo che lo vedono e forse ci proveranno: lo so perché lo so. Su David leggo, ma sarei più sicuro se me lo confermassero”.

Pellegatti, ti aspetti gli adeguamenti di Krunic e Maignan a breve?

“Senza drammatizzare, ma sulle frasi, che capitano sempre quando un giocatore va all’estero, sul PSG di Mike si può drammatizzare, anche se noi non vogliamo. Se firmasse fino al 2028 potremmo quasi dire che chiude la carriera al Milan”.

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