Nuova puntata di Filo Rossonero con Carlo Pellegatti. Questa sera, Carlo ha risposto alle domande dei tifosi sugli infortunati, su De Ketelaere e sul nuovo stadio di Milano.

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Innanzitutto, il punto sugli infortuni in vista di Milan-Atalanta: “Le notizie sono buone. Sia Florenzi che Maignan hanno effettuato la prima parte dell’allenamento in gruppo. Questa è sempre la prima notizia di un ritorno serio. Chiaramente saranno da monitorare ogni giorno. L’obiettivo Atalanta sta concretizzandosi, speriamo possa essere reale. Il terzino sarà importante nel turnover in futuro. Buone notizie, anche se non eccezionali, per Bennacer. Lui e Calabria si sono allenati con un personalizzato, ma sul campo. Quindi ci sono chance che entrambi possano essere a disposizione domenica. In questo momento, voglio esagerare e magari risulta paradossale, ma serve innanzitutto Bennacer, più di Maignan. Nessuno discute il portiere, ma per il gioco dalla difesa in sù l’algerino è fondamentale. Io non sono scaramantico: una volta recuperati questi quattro, non resta più nessuno e Pioli avrebbe la rosa totale a disposizione nel momento più importante”.
Poi, Pellegatti continua su Bennacer: “Se lui si allena venerdì e sabato gioca. Sarebbe il primo cambio del 60′ o 70′”.
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Su Maignan, ancora: “Sul portiere non si scherza, se gioca va dentro dal primo minuto. Non è che gli fai fare un’ora e poi lo togli. O inizia titolare oppure va in tribuna”.
L’ipotesi di formazione per Carlo Pellegatti di domenica sera: “Quella auspicabile è composta da Maignan e Kalulu. Lascio un dubbio su Kjaer, perché non so se gli fa saltare due partite di fila. Nel caso, con Tomori pronto Thiaw. Per me poi Saelemaekers, Krunic o Bennacer con Tonali e Theo a sinistra. Davanti Diaz, Giroud e Leao. Oggi questa è la titolare”.
Cosa serve a De Ketelaere per sbloccarsi mentalmente? Basta un gol? “Il gol è la cosa che mi preoccupa meno. Non vado a giudicare la sua prestazione in base al gol. Certo, se segna dopo aver scartato due avversari ha un senso. Ma non è quello il problema, io preferisco una prestazione eccellente come quella di Diaz contro il Monza. Speriamo a lui basti quello, a me no. Deve giocare con continuità, coraggio, forza e intraprendenza. Se non fa gol mi interessa zero. Tonali e Giroud non segnano tutte le domeniche. Anche Theo non ha segnato sabato, ma le cose più belle le ha fatte lui. Vorrei che De Ketelaere mi sbagliasse quel gol che ha sbagliato Hernandez, per esempio. A me interessa la prestazione. Io non sono sicuro che se avesse realizzato quella rete che ha invece sbagliato con il Monza, allora sarebbe cambiato tutto”.
Se ad oggi dovessi scegliere un’ipotesi sullo stadio, quale sceglieresti? Pellegatti risponde così: “Un articolo di Arianna Ravelli sul Corriere della Sera ha fatto capire che la tentazione di andarsene e di farlo da soli è forte, ma non mi sorprende. Probabilmente è uno dei motivi per i quali Cardinale ha comprato il Milan. Mi sembra di capire che stiamo arrivando alla situazione reale. Se trovano un accordo per l’ippodromo, che comunque andrà chiuso in inverno, sarebbe una soluzione meravigliosa. Non esistono altre realtà con due società nello stesso stadio, nemmeno il Notts County con il Nottingham Forest. Andare a Sesto va bene, però personalmente dire che «vado a San Siro»… In ogni caso il Milan non può aspettare ancora, poi non so quanto l’Inter abbia la possibilità di sborsare una cifra grossa per fare uno stadio da sola. I soldi bisogna averli cash e pronti”.
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