il 27/03/2019 alle 09:20

Esclusiva, Pancaro: “Il Milan è magico, come se ci avessi giocato una vita. Gattuso? È carico, ha saputo trasmettere i valori rossoneri”

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ESCLUSIVA, PANCARO – Intervista esclusiva di Radio Rossonera all’ex terzino del Milan, Giuseppe Pancaro. Tra i temi della chiacchierata non poteva ovviamente mancare un riferimento alla bellissima rete siglata dallo stesso giocatore sabato scorso in occasione della sfida tra le leggende di Liverpool e Milan. Qui di seguito, vi riportiamo le sue dichiarazioni:

Pancaro sabato scorso in versione Kakà, goal pazzesco quello che hai segnato contro il Liverpool…

Sì, un gran goal in una bellissima giornata. È stato veramente un piacere rincontrarci tutti ed indossare la maglia del Milan; sono stati due giorni davvero molto emozionanti“.

Che effetto ti ha fatto vivere una giornata di nuovo con la maglia del Milan insieme a tanti campioni e riassaporare le emozioni di un pre partita?

Tra di noi abbiamo fatto questa considerazione: il Milan ha una sorta di alone magico che riesce a creare sensazioni molto piacevoli e grazie alla storia che ha ed anche a quella creata sotto la gestione Berlusconi-Galliani tutte le volte che ci rincontriamo stiamo veramente molto bene insieme con il piacere di scherzare e ridere. Quando andiamo in campo abbiamo proprio il piacere di giocare bene, divertirci e vincere. Sono sensazioni uniche che il Milan ci regala ed è davvero una cosa molto bella“.

Quanta competizione c’era nella partita di sabato? Ai nostri microfoni Massimo Ambrosini ci ha confermato che era molta…

Assolutamente sì, anche se siamo un po’ più avanti con l’età la voglia di vincere questa partita c’era assolutamente, peccato perché ci siamo andati vicinissimo: per pochissimo Kakà non è riuscito a segnare la rete del possibile 3-2 in nostro favore su un mio assist. Detto questo, è rimasta una giornata bellissima in uno stadio pieno“.

A tal proposito, l’accoglienza di Anfield come è stata?

È stata delle migliori, loro culturalmente sono avanti a noi e vivono queste giornate come una festa: stadio pieno, tifosi con la maglia del Liverpool ma c’era anche un nutrito gruppo di nostri tifosi. Poi sull’aereo ci siamo rincontrati tutti, non solo i giocatori: amici, compagne, massaggiatori e magazzinieri; una bellissima rimpatriata“.

Si può dire che proprio questo rapporto è stato il segreto delle vostre vittorie?

Penso assolutamente di sì. Purtroppo io ho fatto parte di questo bellissimo gruppo solo per due anni ma è come se avessi giocato una vita con loro. Proprio questa empatia che c’era tra tutte le componenti era una delle chiavi di tutti i successi del Milan e grande merito va al presidente Berlusconi che è stato il primo a creare questo tipo di ambiente“.

Chi è stato il compagno che ti ha impressionato di più?

Premessa: quasi tutti, nonostante l’età, erano ancora dei grandissimi atleti. Kakà stava benissimo, Costacurta è ancora un grande atleta, Cafù è uguale identico a come giocava, Dida la stessa cosa come anche Serginho. Impressionante che dentro lo spogliatoio la sensazione era che tutti fossimo ancora degli atleti“.

Come hai visto Rino Gattuso, avete parlato anche del Milan attuale? Come lo vedi da allenatore?

Rino lo vedo alla grande, carico! Tempo fa ero stato anche a Milanello, abbiamo un grande rapporto. Ho visto il clima che è riuscito a ricreare, lo stesso clima presente ai nostri tempi. lui sa come bisogna comportarsi, sa cosa vuol dire indossare la maglia del Milan ed è riuscito a trasmettere questi concetti alla squadra. Faccio il tifo per lui e mi auguro che riesca a raggiungere il massimo aiutato anche da Leo e Paolo“.

Sconfitta nel Derby, resteranno scorie o il Milan saprà subito riprendersi?

Solitamente queste partite lasciano delle scorie ma conoscendo Rino non sarà questo il caso, lui riuscirà assolutamente a motivare nuovamente la squadra perché l’obiettivo Champions è troppo importante e ne è consapevole. Ha una determinazione incredibile che riuscirà a trasmettere a tutto l’ambiente“.

Cosa manca a questo Milan per fare un salto di qualità? Bisogna lavorare sulla mentalità o magari su qualche rinforzo in più?

Adesso serve continuità tecnica perché non bisogna dimenticare che due giocatori ad oggi fondamentali per questa squadra sono arrivati solamente a gennaio e quindi bisogna dare del tempo a Rino per lavorare e per fare apprendere a tutti le sue idee. Secondo me c’è già un’ottima base e una discreta qualità; normale poi che l’anno prossimo per poter provare ad alzare l’asticella bisognerà sicuramente aggiungere qualche giocatore di qualità“.

Ci confermi quindi che hai visto un Rino Gattuso super carico?

Sì, e chi lo conosce sa che non c’è alcun bisogno che io ve lo confermi. Se a fine primo tempo della partita di sabato Ancelotti non lo sostituisce, rischia di prendersi un malore in campo (sorride n.d.r.) perché ormai la condizione atletica è quella che è ma la volontà, il cuore e la grande determinazione che ha lo spinge sempre ad andare oltre il limite. Anche a me un paio di volte ha dato delle direttive dalla panchina. Prima di salutarvi voglio sottolineare una cosa: proprio questo amore che quasi subito è scoccato con i tifosi del Milan è un aspetto che secondo me può incidere molto anche per i risultati di questa squadra. Questi giocatori hanno bisogno di un San Siro pieno e di tifosi che possano spingerli come hanno spinto noi all’epoca”.

Infine, hai letto della possibile demolizione di San Siro?

No, onestamente no. Io sono sicuramente a favore degli stadi di proprietà perché è giusto mettersi allo stesso livello dei top club europei; uno stadio di proprietà ad oggi è una necessità economica e sportiva, però San Siro rimane ‘La Scala Del Calcio’ e secondo me va conservato come un bene da tramandare in futuro da tramandare a tutti i tifosi del mondo del calcio“.

Credits Photo: AcMilan.com

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